A Lucca tutti ricorderanno il concordato preventivo in continuità di un anno e mezzo fa, il quale restituì l'attività ai 49 punti vendita della Nuova Mercati Srl. Il Tribunale ha decretato la fine della Brico snc con il fallimento del Gruppo Potenti, azienda di massima distribuzione in tutta Italia di articoli ed oggetti di bricolage. La sua sede legale è a Ponte all'Ania, ed ha una falla da 60 milioni e crediti di 30 milioni.
La dichiarazione di fallimento si è basata fondamentalmente sulla relazione del commissario giudiziale fallimentare
La dichiarazione di fallimento sottoscritta dal collegio formato dal presidente Gilio Giuntoli, dal giudice Carmine Capozzi e dal relatore Giacomo Lucente, si basa interamente sulla relazione del commissario giudiziale che adesso è diventato il curatore fallimentare della procedura. Marco Terigi che altri non è che il commercialista, ha parlato di finanziamenti che hanno depauperato il patrimonio dei creditori attraverso il trasferimento, nei sette mesi antecedenti alla richiesta di concordato, hanno trasferito fondi a società del gruppo al di fuori di quell'alvelolo di società di cui si parlava nell'istanza, che allora ammontava a 7 milioni di euro.
Circa 2,7 milioni sul totale sono stati inviati ad altre aziende che fanno parte del nucleo commerciale del Gruppo Potenti, circa sette giorni prima che venisse presentata la richiesta del concordato preventivo alla cancelleria del tribunale fallimentare. Questi soldi sarebbero dovuti essereimpiegati al fine di pagare i debiti delle società controllate. I giudici del collegio hanno visto in tale atteggiamento un chiarissimo richiamo all'art. 173 della legge fallimentare. E' uno dei casi, infatti, in cui il debitore decide di occultare o dissimulare la parte dell'attivo. In questo modo sarà possibile confondere le percezioni della massa dei creditori, relativamente alla situazione debitoria reale.
La revoca del concordato è avvenuta, dunque, d'ufficio. La procura chiarirà se siamo di fronte a dei reati o meno
A fronte di tale situazione il tribunale ha revocato d'ufficio l'ammissione al concordato, dando un'opportuna notizia al pubblico ministero. Toccherà alla procura specificare se si è arrivati a commettere dei reati di carattere penale. E' del tutto chiaro che dal 12 giugno 2012 in poi i finanziamenti e i fondi avuti grazie alla vendita del materiale che aveva il marchio Brico snc, doveva essere impiegato per pagare i fornitori. Sono state invece distratte ed utilizzate per andare a rimpolpare dei soggetti terzi.
Il livello occupazione per ora è salvo. Problemi sorgono per il concordato del Brico snc al quale ha presentato opposizione uno dei fornitori (la Tecno System srl con un credito che non supera di molto il milione); la posizione prevista non c'entra molto con la decisione che è stata emanata dal tribunale fallimentare.
La sentenza è stata basata sulla incompletezza e sulla insufficienza della descrizione degli atti posti in essere dalla società che aveva sede a Ponte all'Ania, al momento in cui è stata formulata la richiesta del concordato in continuità, il quale ha portato alla soddisfazione del 100% dei creditori sottoposti a privilegio, e con una percentuale che variava tra il 60 e il 20% dei creditori chirografari.
Aspettando l'esame dello stato passivo che avverrà solo in data 22 settembre 2015, Brico snc del Gruppo Potenti sottoposta all'amministrazione di Francesco Potenti, 38 enne di Cascina, restituisce da agosto 2013 i circa quarantanove punti vendita alla Nuovi Mercati srl. Tale società è partecipata per il 69,82% dalla Coop Lombardia e con questi si è provveduto all'assunzione di 558 dipendenti. Di questi 38 sono stati posti in cassa integrazione, nel personale del reparto amministrativo. I 558 hanno ottenuto gli stipendi.
I punti vendita che sono stati coinvolti in Brico snc in Toscana sono stati poi trasferiti alla Nuovi Mercati srl e sono i seguenti: via delle Cerbaie ad Altopascio, via don Sturzo a Pontedera, Barga, Follonica, Piombino e Castelfiorentino. Ma non bisogna dimenticare Piemonte, Lazio, Sardegna e Umbria.
I punti vendita, nel frattempo, hanno mutato il loro nome. I contratti sono stati rescissi ed è stata prevista una nuova gestione relativamente alle precedenti e alle richieste di concordato preventivo. Brico snc era sorta proprio dal conferimento del patrimonio aziendale della Gruppo Potenti spa. Si erano, poi, aggiunte le quarantanove società che erano impegnate nel gestire i cinquantacinque punti vendita dettagliati. E' rimasto aperto anche un contenzioso di carattere civile tra Brico e le società del Gruppo Coop Lombardia.
A Ponte dell'Ania sono dieci i dipendenti che hanno perso il loro posto. Si tratta di lavoratori il cui stabilimento nel 16 febbraio 2013 fu devastato da un incendio che ha causato danni per più di 5 milioni.