Le maggioranze necessarie per l’approvazione del concordato preventivo, sono: maggioranza dei crediti ammessi al voto; questa viene calcolata sul valore dei crediti e non sul numero dei creditori; dove siano previste diverse classi di creditori, il concordato è approvato nel momento in cui la maggioranza si verifica anche nel maggior numero di classi. Sono, quindi, necessarie due maggioranze, quella dei crediti e quella delle classi di creditori.
Ci sono soggetti, che però non hanno diritto al voto oppure possono essere esclusi. Non hanno diritto al voto: i creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca, anche se la garanzia sia contestata, quando la proposta di concordato preventivo prevede l'integrale pagamento, a meno che non rinunciano in tutto od in parte al diritto di prelazione. Se i creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca rinunciano in tutto o in parte alla prelazione, per la parte del credito non coperta dalla garanzia sono equiparati ai creditori chirografari; la rinuncia avrà effetto ai soli fini del concordato.
Anche i creditori privilegiati, quindi, sono suddivisi a seconda dei casi in classi. Può però accadere che non possono votare nel caso in cui la proposta prevede un pagamento integrale. Se, invece, rinunciano alle garanzie, in tutto o in parte, possono votare. Per ciò che residua del credito, sono simili ai chirografari. Allo stesso modo accade, quando, invece, la proposta non prevede la soddisfazione integrale.