Aumentano le commissioni: riviste le percentuali del buyer's premium di Christie's e Sotheby's
Aumentano le commissioni delle grandi case d’asta. Prima Sotheby’s, poi Christie’s, i due colossi mondiali del settore, hanno rivisto all’insù le commissioni in asta. Quello dei buyer’s premium è un argomento molto interessante per capire il giro d’affari dietro le grandi aste. Quando si parla di un’opera d’arte o di un bene di lusso al lotto raramente ci si ferma a pensare quanto incassa la casa d’aste. Ecco quindi nel dettaglio le nuove percentuali di Christie’s. La prima cosa da sapere è che la percentuale diminuisce all’aumentare del valore dell’oggetto battuto. Così per lotti fino a 175mila sterline (250mila dollari) la casa d’aste incassa il 25 per cento. Percentuale che scende al 20 per cento per lotti che arrivano a tre milioni di sterline (quattro milioni di dollari).
Al di sopra di questa cifra Christie’s incassa il 12,5 per cento. La nuova commissione è stata introdotta l’11 settembre e, faceva notare il Sole 24 Ore, non è distante da quella introdotta da Sotheby’s, casa d’aste che ha deciso di eliminare la commissione di vendita sulle aste on line, rivedendo però quella sulle aste tradizionali. Sempre il Sole fa notare che in un lotto da un milione di dollari la differenza non è enorme: per un lotto da un milione di dollari, “il cliente di Christie's pagherà un buyer's premium pari a 208.750 sterline a Christie's, mentre per quello di Sotheby's la commissioni sarà pari a 209.000 sterline. La maggiore differenza si presenta nei lotti con valori pari a 5 milioni di sterline, l'acquirente Christie's pagherà 858.750 sterline rispetto ai 796.000 sterline che saranno riconosciute a Sotheby’s”.
Chi sono Christie's e Sotheby's
Christie’s è una casa d’aste con oltre 250 anni di storia. Fu fondata nel 1766 da James Christie e nel 2015 ha registrato vendite per 7,4 miliari di dollari. La prima vendita si tenne a Londra nel 1766 (anche se qualcuno antepone la data) a Pall Mall. Vennero battute due vasi da notte, un paio di lenzuola e quattro ferri da stiro. Suo il record del quadro più costoso mai venduto: nel 2015 Les Femmes D’Alger di Picasso fu battuto a New York per 179,3 milioni di dollari.
Sotheby’s è ancora più antica: fu fondata da un librario, Samuel Barker, nel 1744 che vendette alcuni volumi della sua collezione privata. Il nome però viene dal nipote, John Sotheby, che proseguì la sua attività. Tra le sue vendite storiche la biblioteca di Napoleone a Sant’Elena, la Magna Carta, la Dichiarazione di indipendenza americana. Molto radicata in Italia (ci sono quattro sedi) Sotheby’s è oggi la maggiore concorrente di Christie’s e vanta la vendita di opere d’arte fondamentali come il bacio di Francesco Hayez (versione del 1961), l’Urlo di Munch (119,9 milioni di dollari), il Silver Car Crash di Andy Warhol venduto a 105,4 milioni di dollari.