Oggi sul tavolo della commissione Bilancio di palazzo dei Priori, apparirà il piano delle alienazioni 2013-2015, per la città di Perugia, per una cifra pari a 15 milioni di euro.
Si va dall’ex Casa del Fascio a Pantano al prestigioso palazzo Rossi Scotti di piazza Michelotti. 14 milioni 468 mila euro si sono concentrati per quest’anno, mentre sono stati previsti 635 mila euro per il 2013 e 165 mila euro per il 2015.
Il pezzo più importante è il terreno di Lidarno, la vendita è una storia che va avanti da tempo fra aste deserte e vincoli ambientali. Anche Ikea e Decathlon avevano messo gli occhi sulla proprietà. La speranza, era infatti, di arrivare a 4,2 milioni di euro per 14 ettari edificabili.
Tra i numerosi beni in vendita, ci sono Sant’Ercolano, con una base d’asta di tre milioni di euro; appartamenti in via Oberdan (in tutto 950 mila euro), il palazzo Rossi Scotti in piazza Michelotti (1,5 milioni di euro) e Villa Urbani in via Pennacchi (1,5 milioni di euro).
L’idea del Comune di Perugia è quella di utilizzare il ricavato delle vendite giudiziarie per opere di edilizia giudiziaria nel centro storico. Anche Villa Urbani è finita tra questi beni, edificio neoliberty che dal 1994 ospita la libreria più amata dai Perugini, via Pennacchi.
Questa vendita dolorosa è connessa, però, al piano di riordino del sistema bibliotecario della città. Servirà, infatti, alla realizzazione di una nuova biblioteca in centro storico. L’assessore alla Cultura, Cernicchi, ha chiarito che tale vendita sarebbe avvenuta solo al nascere della nuova Biblioteca.
I lavori sono stati avviati, per cui la vendita può partire.
Ci sono poi appezzamenti di terreno di varia misura, edificabili. Oppure l’ex Cva di Ponte Rio (120 mila euro), i terrazzi e i portici di via della Rupe (35 mila euro) e l’ex scuola a Ferro di Cavallo (300 mila euro).
Nel 2014 saranno messe sul mercato le scuole di Rancolfo e Resina per 290 mila euro e per 200 mila euro del mattatoio di Ponte San Giovanni.
In base, poi, agli accordi del 2009 tra Comune, Ater e Regione, palazzo dei Priori deve comprare 23 alloggi da destinare all’edilizia residenziale. Con tale piano si propone una permuta totale o parziale di ciò che rimarrà non venduto.