Fallimento

Keller fallita in due giorni


Il 19 Novembre c'è stata l'assemblea dei lavoratori della Keller all'interno dell'azienda. Questi ultimi contestano il fallimento che il Tribunale di Cagliari ha deciso in tempi da record.

Il decreto di fallimento della Keller è stato depositato lo scorso Lunedì

L’industria di carri ferroviari avente sede a Villacidro (Ca) e Carini (Pa) è stata dichiarata fallita lo scorso lunedì. Il Tribunale sostiene che non possano essere accettate in alcun modo le richieste depositate il mese scorso dall’avvocato Nicola Maione, nominato commissario fal Tribunale il quale aveva sottoposto ad amministrazione controllata la Keller.

La protesta messa in atto dai sindacati sin dal primo giorno

Marco Angioni, Segretario Provinciale Fsm-Cisl, ha spiegato che una volta sentita la notizia dell'avvenuto fallimento, è stata inoltrata immediatamente la richiesta per incontrare il  Presidente della Regione Francesco Pigliaru perché si potessse parlare dei provvedimenti e delle iniziative necessarie da effettuare per cercare di capolvogere ed andare incontro a quella che si profila come una situazione realmente tragica. Tuttavia, finora, non sono arrivati riscontri, in quanto la vertenza ha suscitato ben poca attenzione da parte di chi si dovrebbe interessare (istituzioni), dato il momento molto particolare e difficoltoso. La Cisl ha quindi organizzato per il giorno successivo, a Cagliari, un sit in per protestare sotto gli uffici regionali. La protesta continuerà fino a quando il Presidente Pigliaru non deciderà di incontrare i sindacati e di partecipare in qualche modo alla vertenza medesima, dice Angioini.
Giancarlo Sanna Segretario Organizzativo Regionale Fsm-Cisl spiega quale sia l'aspettativa: “Ci aspettiamo dalla regione un impegno senza precedenti per scongiurare l’ipotesi di licenziamento di oltre 350 padri di famiglia”. Sono circa 280 i dipendenti dello stabilimento sardo di Villacidro, mentre in quello siciliano di Carini ce ne sono più di 172. A breve inizierà la procedura fallimentare per la messa in vendita dello stabilimento.
Angioni ha aggiunto che sono tutti in attesa di leggere il dispositivo della sentenza, prima di pronunciarsi in via definitiva. E' innegabile, però, nascondere lo stupore causato dalla decisione del tribunale di Cagliari di rigettare le richieste di amministrazione straordinaria dato l'esito favorevole delle valutazioni del commissario giudiziale Nicola Maione e del Ministero dello Sviluppo Economico. Infatti, il parere del commissario giudiziale aveva acceso la speranza che lo stabilimento potesse essere ricondotto in salvo e che da gennaio i primi 60 lavoratori sarebbero potuti tornare a lavorare.
Per il Segretario Regionale organizzativo Giancarlo Sanna, "la chiusura definitiva della Keller con oltre 400 posti di lavoro persi tra lavoratori diretti e indiretti, rappresenterà un durissimo colpo nei confronti di un territorio, il Medio Campidano, già duramente colpito dalla crisi economica".

La Vertenza è giunta poi al Ministero dello Sviluppo

Il 20 novembre la vertenza è arrivata al Ministero dello Sviluppo economico che sta cercando delle soluzioni per i 700 dipendenti ormai a rischio. Intanto si sta pensando di presentare un reclamo alla Corte di Appello di Cagliari, avverso il tribunale che ha dichiarato con sentenza il fallimento della Keller. In questo modo si vuole contestare la decisione dei giudici e chiedere la riammissione della società alla procedura di amministrazione straordinaria.
E' stato fissato, intanto, il vertice del 25 novembre prossimo al Mise. Mentre alla riunione del dicastero di via Molise a Roma erano presenti per la Sicilia gli assessori Lo Bello e Vancheri, e per la Sardegna l'assessore all'Industria Maria Grazia Piras, sindacati e sindaci.
Maria Grazia Piras, assessore dell’Industria, ha espresso questi termini in merito alla sentenza del tribunale di Cagliari che ha ritenuto che i requisiti economici della Keller siano insufficienti per la concessione dell'amministrazione straordinaria: ritiene di aver provato in tutti i modi a salvaguardare l'azienda; di aver supportato il commissario straordinario nel suo operato e di essere stati e di continuare ad essere accanto ai lavoratori. Ribadisce che si è in attesa delle prossime fasi di giudizio post decisione fallimento e che vi sarà un reclamo avverso la sentenza fallimentare. Afferma la volontà di voler continuare ad impegnarsi perché non scompaia un punto importante per rilanciare l'asset produttivo della zona e che per ora, la parola fine sulla Keller non è stata ancora pronunciata.  "Regione e Ministero per lo Sviluppo Economico hanno svolto la loro parte – dice – rispettiamo la decisione dei giudici ma speravamo che esistessero le condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria".
La relazione del commissario Maione guardava anche al Piano Regionale dei trasporti, quale risorsa per dare maggiore impatto al mercato della Keller. Si paventava poi con certezza la possibilità di riavviare la fabbrica con commesse e accordi presi con due possibili compratori.


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