Legge Fallimentare

Certificato fallimentare: cos'è e come funziona


Come viene regolato il fallimento? Come funziona la legge fallimentare? Diversi lettori si sono posti questa domanda e, a dirla tutto non è di certo semplice, orientarsi in questo settore. Per questo motivo cercheremo di chiarire il tutto, presentando gli elementi principali relativi al certificato fallimentare. Questo documento è altrimenti noto come certificato di inesistenza di procedure fallimentari e concorsuali. Andremo quindi a vedere, qui di seguito, nel resto di questo esauriente articolo di che cosa si tratta, come funziona, chi può richiederlo, perché e da chi viene rilasciato. Possiamo già dirvi che questo tipo di certificato viene rilasciato per attestare la presenza o l' assenza a carico, a seconda dei casi, di procedure fallimentari.

Cos'è il certificato fallimentare?

Si tratta semplicemente di un documento in grado di attestare ufficialmente se un determinato soggetto risulti, o meno, nella condizione di stato di fallimento. Cosa vuol dire tutto ciò? In altre parole questo documento certifica in maniera del tutto ufficiale se il soggetto in questione è stato o se è ancora sottoposto a una procedura concorsuale. Normalmente questo certificato viene richiesto quando si stipula l'accensione di un mutuo, o per poter aver l'accesso a bandi e gare d'appalto indetti da enti pubblici, ma non solo. Infatti questo particolare genere di certificato può essere richiesto anche per avere un rimborso di tipo fiscale o per riuscire a ottenere l'iscrizione a un albo fornitori e via discorrendo.

In che cosa consiste dunque il certificato fallimentare? Precisiamo che il nome ufficiale completo corrisponde a certificato di inesistenza di procedure fallimentari e concorsuali e che per ovvi motivi viene così abbreviato. Questo documento serve ad attestare la pendenza, o l'assenza, sempre a seconda dei casi, di una procedura fallimentare nei confronti di una ditta o di una società. In altre parole serve per testimoniare che il titolare in questione negli ultimi cinque anni non è stato soggetto a procedure concorsuali come possono esserlo i concordati preventivi, le liquidazioni coatte amministrative e le amministrazioni controllate. In definitiva si tratta di un documento ufficiale comprovante l'inesistenza o l'esistenza di procedure fallimentari a carico un individuo.

Delega, validità e dove viene rilasciato

Innanzitutto bisogna far notare che questo documento ha una scadenza ufficiale, infatti la sua validità non è superiore ai 6 mesi dalla data ufficiale del suo effettivo rilascio. Quali sono invece i soggetti che possono presentare domanda per richiederlo ufficialmente? La risposta in questo caso è molto semplice perché il certificato fallimentare può essere richiesto dai seguenti soggetti qui elencati: il titolare della ditta individuale o il rappresentante incaricato legalmente della società. Questi due tipi di persone possono, in caso di necessità, decidere di affidare l'incarico a un terzo soggetto per la presentazione della loro richiesta. In casi come questo diventa però indispensabile effettuare la richiesta tramite una delega ufficiale scritta.

Questo particolare certificato può essere rilasciato in modalità esclusiva solo dal Tribunale, nella sua sezione di Cancelleria Fallimenti, che è competente sul territorio. Generalmente questa competenza ricade nell'area in cui il soggetto ha la propria residenza. Si precisa inoltre che questo genere di documenti contiene informazioni parziali, cioè non complete perché limitate solo al territorio in cui l'ufficio giudiziario è competente. Inoltre, si tratta di un documento relativo riguardante non i titolari d'impresa ma le persone fisiche giuridiche. Bisogna aggiungere poi che per effetto del decreto legislativo numero 5 del 9 gennaio 2006, riguardante proprio l'abolizione del pubblico registro fallimentari, non tutte le cancellerie fallimentari sono attualmente in grado di rilasciarlo.

Certificato fallimentare Tribunale: come richiederlo

Come già menzionato all'inizio non è di certo molto semplice facile orientarsi in certi argomenti, infatti, purtroppo, non tutti i tribunali nazionali seguono la stessa procedura visto che al momento esistono moduli diversi per richiedere questo certificato. A ogni modo, in linea di massima, la domanda pertinente come già precedentemente menzionato, può essere presentata anche da un soggetto munito di delega per la richiesta di questo certificato. La domanda deve però essere sempre firmata dal soggetto interessato. Inoltre, in cado di delega, si devono sempre presentare, obbligatoriamente, sia il documento d'identità del delegante che quello della persona delegata a effettuare tale richiesta. I documenti d'identità comunemente accettati sono la carta d'identità e il passaporto.

A questo punto, cosa serve per richiedere, ma soprattutto, per riuscire a ottenere il rilascio di un certificato fallimentare presso l'apposita cancelleria di un tribunale competente sul territorio? La risposta è molto semplice, si tratta, infatti, come si suol dire di una domanda in carta bollata, quindi per presentare la richiesta in via ufficiale questa dovrà essere accompagnata da due marche bollate avente un valore pari a 16 euro e da una marca bollata dal valore di tre euro e ottantasette centesimi per i diritti.Nota bene: se questo certificato serve per accedere a un mutuo la sua richiesta è esente da bolo, se serve invece per avere l'anticipo del TFR risulta esente dia da bollo che da diritti.

La visura aziendale può sostituire il certifcato

Il Registro delle Imprese che si trova presso la Camera di Commercio è il documento che registra tutti i dati e le informazioni relativi a fallimenti dichiarati, a concordati preventivi ecc... Però, in maniera diversa da quanto succede nei vari tribunali, questo è un archivio nazionale, di fatto presenta tutte le informazioni relative alle varie procedure di tipo concorsuale che possono essere presenti all'interno del territorio nazionale. Per questo motivo può essere sufficiente richiedere una visura camerale. La visura di un'azienda permette di conoscere lo stato attuale dell'imprese, se risulta ancora attiva, se è sospesa, in fase di liquidazione, soggetta a concordato, cessata o se dichiarata in fallimento. Scioglimento, procedure concorsuali e cancellazione è il nome dell'apposita sezione che si trova nella visura.

Richiesta certificato fallimentare nella Pubblica Amministrazione

Quando si tratta di pubbliche amministrazioni, queste possono presentare la richiesta relativa al certificato fallimentare direttamente online. Possono fare domanda effettuando l'accesso alle pagine web del portale di Infocamere. Qui devono essersi ufficialmente accreditate fornendo il loro codice IPA e l'indirizzo ufficialmente in uso della loro Pec, cioè della casella di posta elettronica certificata. Per le Pubbliche Amministrazioni questo genere di procedura è del tutto gratuito. Non comporta di fatto nessuna spesa. Tramite il portale di VerichePA, gli istituti e gli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazioni sono in grado di controllare l'effettiva veridicità delle dichiarazioni sostitutive che possono aver precedentemente ricevuto da persone o da imprese relativamente ai dati attualmente presenti nell'apposito Registro ufficiale.


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