Esecuzioni

Illegalità  immobiliare, abusivismo edilizio e cemento illegale


Legambiente, nel convegno “Abusivismo edilizio: l’Italia frana, il parlamento condona”, ha lanciato la campagna “Abbatti l’abuso”, al fine di restituire i luoghi sottratti alla bellezza del nostro paese.

L’abusivismo è una vera e propria piaga della nazione che va ad alimentare una rete di cemento illegale dove, spesso, si arricchiscono i clan e regna un accordo tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata.

Ai primi posti del cemento illegale ci sono la Campania con 175.000 immobili abusivi e la Sicilia. La media nazionale e quella locale sono pessime, Napoli batte tutte le città compresi i record in negativo di Palermo e Reggio Calabria.

I reati in materia di cemento illecito sono stato nel 2012, 875, circa 13,9% del totale, con la provincia di Napoli al top per numero di infrazioni, seguita da Salerno; le zone più colpite sono, il litorale Domitio-Flegreo, l’area archeologica di Pompei, e il caso esemplare di Ischia.

Per l’illegalità delle zone sulla costa nessuno fa meglio dei numeri siciliani nel 2013: 476 illeciti, 725 denunce, 286 sequestri.

Tra i problemi principali, Legambiente ha sottolineato il basso rapporto che sussiste tra le ordinanze di abbattimento e le esecuzioni immobiliari: le demolizioni vanno oltre il 10%; un dato che a Napoli, dove le ordinanze sono 16.837, diminuisce al 4% (710 esecuzioni). A Reggio Calabria e a Palermo è allo 0%.

Circa la presenza della criminalità nella pubblica amministrazione, basta vedere i dati sui decreti di scioglimento delle amministrazioni locali condizionate dalla mafia: l’81% dei comuni sciolti in Campania dal 1991 a oggi riporta tra i motivi principali, l’abusivismo edilizio, la speculazione immobiliare, le pratiche di demolizione inevase.

I tentativi di fermare le ruspe delle procure, secondo Rossella Muroni di Legambiente, concernono la necessità di salvare le case fuorilegge in virtù di un presunto fuorilegge in nome di un presunto abusivismo di necessità.

Secondo il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, sarebbe un importante indice di responsabilità, approvare la proposta di legge Realacci sulle demolizioni che prevede una maggiore responsabilità per gli enti locali e un inasprimento delle sanzioni.

Il Parlamento italiano deve dare un chiaro segno. Secondo il presidente della commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci, è necessario tollerare a zero l’abusivismo edilizio. Ciò va a peggiorare il futuro, mettendo a rischio la vita dei cittadini a causa di condoni ed ecomafie. L’esigenza è quella di ripristinare la legalità.


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