Informazione Giuridica

Il ruolo dei professionisti nella gestione della crisi e insolvenza d’impresa


Il codice della crisi e dell’insolvenza, ossia il Decreto Legislativo 14/2019, è stato modificato già diverse volte. La sua entrata in vigore, il 15 luglio 2022, contiene una serie di norme in tema di soluzione della crisi d'impresa e di gestione dell’insolvenza. Questi due settori richiedono delle figure specifiche. In questo articolo spiegheremo le caratteristiche necessarie per l'iscrizione all'albo dei professionisti di esperti, curatori e commissari giudiziali. Faremo riferimento alle nuove norme in atto dal 5 Gennaio 2023. Tra queste, spicca il nuovo istituto di composizione negoziata, che introduce novità nel ruolo dell’esperto. Esaminiamo in dettaglio quali sono le sue funzioni e le sue prerogative.

Composizione negoziata: il ruolo dell'esperto

L'introduzione della composizione negoziata della crisi (CNC) è una novità importante in tema di crisi d'imprese. Si tratta di una ulteriore procedura deflattiva della crisi e insolvenza - qualora sia reversibile - che consente agli imprenditori che scelgono di avvalersi di questa procedura di ottenere alcuni vantaggi.

L’articolo 12 del codice della crisi prevede che l'imprenditore commerciale e agricolo possa chiedere al segretario generale della Camera di Commercio di nominare un esperto. È indispensabile che tale esperto risieda in ambito territoriale della sede legale dell'impresa. Quando questa si trovi in manifeste difficoltà economico-finanziarie o sia in insolvenza, ci sono le condizioni per perseguire il risanamento dell'impresa stessa. L'esperto ha il compito di agevolare le trattative tra l'imprenditore e suoi i creditori, o eventualmente terzi interessati. Ciò consente d'individuare soluzioni idonee al superamento della crisi, includendo eventualmente il trasferimento totale o parziale dell'azienda a terzi. Secondo quanto previsto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, ciascun capoluogo di regione fornirà un elenco di esperti, nel quale possono iscriversi coloro che da almeno cinque anni siano già iscritti all'albo dei commercialisti o consulenti del lavoro, oppure documentino di avere esperienza nel settore (anche se non iscritti all'albo).

Come iscriversi nell'elenco degli esperti

I professionisti che intendano iscriversi in questo elenco dovranno svolgere una formazione specifica, secondo quanto afferma il Ministero della Giustizia, e presentare regolare domanda d'iscrizione. Questa potrà essere inoltrata presso gli ordini professionali di appartenenza. I soggetti non iscritti in ordini professionali presenteranno la domanda alla camera di commercio del capoluogo di regione del luogo di residenza.

I professionisti iscritti agli ordini professionali di avvocati, dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro dovranno frequentare corsi di quaranta ore. Ai fini del primo popolamento dell'elenco possono ottenere l'iscrizione i soggetti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 358. Rientrano in questa categoria coloro che possano documentare di essere stati nominati in almeno due procedure negli ultimi quattro anni, i curatori fallimentari, i commissari o liquidatori giudiziali.

Nelle prime tre settimane di gennaio gli aventi diritto hanno già presentato migliaia di domande. Viene a crearsi dunque un albo dei curatori e commissari giudiziali, che avrà una sessione pubblica e una riservata. Questo sarà in grado di gestire le fasi con controllo, modifica e cancellazione degli iscritti.

L’articolo 3 del decreto ministeriale del marzo del 2022 stabilisce che il suddetto albo sia tenuto con modalità telematica. Con la circolare del 4 gennaio 2023 il Ministero della Giustizia ha chiarito che l'esame delle domande presentate ha lo scopo di popolare l'albo, affinché i tribunali abbiano una scelta adeguata di soggetti incaricabili, con possibilità di applicare il principio di rotazione degli incarichi. Fino al 31 marzo 2023 gli aventi diritto possono presentare la domanda, in funzione della creazione di un primo elenco. L'ufficio competente poi provvederà al loro esame. Successivamente dal 1° aprile 2023 l'albo verrà continuamente integrato.

Domanda d'iscrizione all'albo: come procedere

Gli interessati dovranno corredare la loro domanda di:

  • documentazione comprovante il possesso dei requisiti di esperienza sopra citati;
  • autocertificazione attestante l'assolvimento degli obblighi formativi:
  • un curriculum vitae autocertificato.

Si rende noto che l’esperto e i professionisti, collegati in qualunque modo all'attività dell'impresa, non devono aver intrattenuto rapporti lavorativi di alcun genere con l'imprenditore negli ultimi cinque anni. Inoltre, l’esperto e l'imprenditore potranno intrattenere rapporti professionali solo dopo che siano trascorsi almeno due anni dall'archiviazione della CNC.

Obblighi dell'esperto

L'esperto deve adempiere ad alcuni obblighi, e quindi:

  • deve verificare la coerenza delle informazioni fornite dall’imprenditore;
  • può interpellare soggetti dotati di specifica competenza o revisori legali, anche nel settore economico in cui opera l'imprenditore. Queste figure non devono essere legate all'impresa o ad altre parti interessate;
  • non deve necessariamente deporre davanti all'autorità giudiziaria per quel che riguarda la sua consulenza.

Una piattaforma telematica è stata creata per poter gestire al meglio le fasi di avvio della procedura CNC: qui l'esperto attingerà informazioni tramite una banca dati appositamente creata, mentre l'imprenditore potrà farsi assistere dai suoi consulenti durante tutte le fasi della CNC. Se l’esperto valuta positivamente le prospettive di risanamento dell'impresa, gli incontri con i creditori e le altre parti interessate potranno avere luogo, nella prospettiva di cercare un accordo focalizzato al superamento della crisi. Il ruolo e i compiti dell’esperto tornano in gioco anche in sede di conclusione delle trattative: la CNC infatti può essere conclusa con un accordo sottoscritto dall'esperto, dall'imprenditore e dai creditori. Con la sottoscrizione di un accordo condiviso l’esperto dichiara quindi che il piano di risanamento è in linea con la regolazione della crisi o insolvenza.

Il Ministero della Giustizia ha precisato che il testo del decreto ministeriale del 17/3/2022 ha previsto espressamente che i commercialisti e gli avvocati che intendono iscriversi all'albo devono documentare di aver maturato precedenti esperienze nel campo della ristrutturazione aziendale e della crisi d'impresa. Si noti che la prima modifica della norma di legge non prevedeva l’obbligo di aver maturato delle esperienze. Naturalmente, una norma di questo tipo non favorisce i giovani professionisti.

Conclusioni

Assistiamo dunque alla formazione di due albi, quello degli esperti della CNC e quello per i soggetti di cui all’articolo 356 (curatore, commissario giudiziale o liquidatore). Coloro che svolgeranno entrambe le funzioni saranno iscritti nei due ruoli, con obblighi di formazione diversi. L’imprenditore deve saper rilevare rapidamente uno stato di crisi della propria impresa, e agire di conseguenza. Purtroppo il caro energia (e non solo) ha messo a dura prova soprattutto le medie e piccole aziende: non è solo questione di sapersi gestire, o di usi e costumi. Come recita un noto film della Marvel, da grandi poteri nascono grandi responsabilità. Sembra proprio che un moderno imprenditore, primo responsabile della sua azienda, debba assomigliare davvero a un super-eroe della Marvel.


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