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Il ministero acquista la corrispondenza di Verdi che sarebbe finite all'asta


Soddisfatto il Ministero e la Regione. Il lotto, che conta 26 lettere, è stato acquistato in trattativa privata per un prezzo totalei di 358.800 sterline. Da Roma: "Un acquisto privato avrebbe sottratto al nostro patrimonio un carteggio importante"

Torneranno in Italia le lettere di Verdi che sarebbero dovute andare all'asta il 26 ottobre da Sotheby's a Londra. Il ministero dei Beni culturali ha acquistato fuori asta, in trattativa privata, il lotto 138 - 26 lettere della corrispondenza di Giuseppe Verdi con il librettista Salvatore Cammarano - per un prezzo totale di 358.800 sterline.

Un acquisto privato, sottolineano al ministero guidato da Dario Franceschini, "avrebbe sottratto al patrimonio italiano" un "materiale assolutamente inedito, relativo ad un arco cronologico (1844-1851) nel quale Verdi si confronta con impresari, interpreti, letteratura, teatri, esprimendo in maniera chiarissima la sua personale concezione di teatro musicale". Un carteggio "imprescindibile" negli studi "sulla genesi di alcuni titoli, quali Alzira, Luisa Miller o La battaglia di Legnano" e su alcuni soggetti "che non videro mai la luce".

Esulta anche l'assessore regionale alla Cultura dell'Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti. “Una notizia straordinaria - dicce - per la cultura italiana che scongiura un grave danno per l’intero territorio dell’Emilia-Romagna” Nei giorni scorsi l’assessore regionale aveva reso noto, nel corso question time nell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, di aver interessato il Mibact della questione. “Un ringraziamento particolare va al ministro Dario Franceschini che ha accolto la nostra richiesta di scongiurare che i manoscritti inediti del compositore di Roncole di Busseto (Pr) andassero all’asta e tornassero nella Paese del compositore”, conclude Mezzetti.

 


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