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Il futuro della Trw di Livorno appeso ad un filo


Piazza della Repubblica ha accolto i lavoratori Tecnol: il patrimonio del territorio fiorentino è fatto anche di industrie, così come monumenti e opere d’arte. La Rsu Fiom della Tecnol di Barberino del Mugello, al fine di sensibilizzare la collettività sulla propria vertenza, ha coperto con un cartello a la targa originale della Piazza. L'azienda è stata sottoposta ad una procedura concorsuale e sarà messo all'asta il 7 novembre prossimo. La Gilardoni Srl di Lecco, che produce a sua volta cilindri per motocicli, aveva fatto presente di volersi presentare all'asta e rilevare l'attività della ex concorrente, confermando l'impegno a portare avanti il progetto Tecnol anche con la Regione Toscana.

Le parole di Yuri Vigiani della Fiom Cgil

Proprio con la Regione infatti, erano già stati fissati alcuni incontri in merito; tali incontri, oggi, risultano stati sospesi a causa di problemi di salute di Gilardoni. “In vista della scadenza della cassa integrazione, che avverà il 25 novembre prossimo” spiega Yuri Vigiani della Fiom Cgil di Firenze “assieme al Sindaco di Barberino abbiamo intrapreso un' azione congiunta per chiedere al Tribunale di Bologna ed al curatore fallimentare, la proroga dell'ammortizzatore e dare così sostegno agli 80 lavoratori coinvolti. L'assenza all'asta da parte di Gilardoni non sarebbe stata infatti motivata dalla mancanza di volontà a procedere all'operazione ma solo dai problemi di salute” ha sottolineato Vigiani. Qualche giorno prima, invece, è arrivata la doccia fredda. Il Tribunale di Bologna e la curatela hanno sorpreso tutti con la seguente decisione: poiché non vi sono certezze circa i tempi del progetto di Gilardoni, non sarà consentita la proroga della cassa integrazione; ciò comporta, dunque, dal giorno successivo alla scadenza della cassa, l’invio delle lettere di licenziamento.

Che cosa potrebbe accadere se l’asta dovesse andare deserta

Inoltre, laddove l'asta finisse per essere disertata, la curatela ha disposto di procedere alla vendita frazionata dei beni dell’azienda separando i lavoratori dai macchinari e togliendosi il peso dell’affitto dello stabilimento. “Ciò significherebbe perdere ogni speranza di rilancio dell'attività e di dare un sostegno ai lavoratori che avrebbero invece diritto alla proroga di ulteriori sei mesi di ammortizzatore. Non ci rassegnano pertanto a questa decisione della curatela, proveremo in ogni modo a far loro cambiare idea. Scindendo i lavoratori dal resto del complesso aziendale, si decreta la fine della Tecnol di Barberino e la perdita di competenze che sul territorio toscano non riappariranno più” avverte Vigiani.

L’assemblea permanente

L’assemblea permanente delle lavoratrici e dei lavoratori della Trw di Livorno si è svolta al fine di incontrare il management del Gruppo utile ad avere certezze per il futuro occupazionale e industriale dello stabilimento. Le lavoratrici e i lavoratori si sono fermati a causa della successione di notizie che destano non poche preoccupazioni sul futuro dello stabilimento.
Il Gruppo Trw nelle settimane scorse è stato comprato dalla Zf. Lo stabilimento di Livorno, con quasi cinquecento tra dipendenti diretti e indotto, ha prodotto per l'80% per il Gruppo Fiat e la restante parte per altri gruppi del settore dell'automotive. I lavoratori sono attualmente stati posti in contratto di solidarietà ma da anni nello stabilimento vengono utilizzati gli ammortizzatori sociali a causa dell'assenza di volumi determinata dalla crisi del mercato e dall'assenza di investimenti su prodotti nuovi.

La richiesta che l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini a inviato al viceministro dell’economia, Claudio De Vincenti, è molto chiara: un interessamento immediato da parte del governo per verificare la reale situazione della Trw e l'apertura di un tavolo di crisi nazionale. Simoncini, facendosi portavoce della preoccupazione dei sindacati e dei lavoratori dell'azienda, in assemblea permanente per fronteggiare le ipotesi di chiusura dello stabilimento, ha spiegato: “Ho fatto presente al viceministro – spiega l’assessore – la delicatezza di una situazione che, se confermata, vedrebbe coinvolti oltre 400 dipendenti e la necessità di segnali rapidi di attenzione da tutte le istituzioni. Da parte di De Vincenti ho trovato positiva disponibilità”. Simoncini farà in modo di contattare i vertici della multinazionale proprietaria dello stabilimento e sarà durante il pomeriggio a Livorno per incontrare i lavoratori in assemblea. “La Regione – sottolinea Simoncini – seguirà con la massima attenzione la vicenda Trw e per i prossimi giorni lavoreremo ad un primo incontro a Firenze, con tutti i soggetti interessati, in attesa del tavolo nazionale”.


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