La fallita Rotopack international spa, società del Contratto d’area di Manfredonia-Monte Sant’Angelo e Mattinata era collegata della Rotopack spa, con sede legale in via Piano Vienna Zona Industriale, Guardiagrele (Chieti), società con sedi a Roma e Foggia (Manfredonia) che si occupano della produzione di imballaggi flessibili in bobina, del Gruppo Alimonti.
L’azienda ha goduto di finanziamenti fino a 15 milioni di euro dal 1999 al 2008, anni in cui si sono manifestati i primi segni di crisi fino a giungere ad una debitoria pari a 9 milioni di euro nel 2010.
Il 26 Novembre dello stesso anno i lavoratori hanno attivato una serie di scioperi, data che precede la preliminare cessione in fitto dell’azienda.
L’astensione collettiva dal lavoro è stata attuata in località Pariti per alcune mensilità arretrate (settembre-ottobre-novembre) oltre le tredicesime erogate dalla società.
Nel mentre riunioni, interventi, scioperi, arrivo del cc del Noe. Successivamente dopo l’interruzione del gas, l’energia elettrica e la ripresa della produttività per alcune commesse, c’è stata la voce sulla cessione del gruppo che si sarebbe dovuta attuare entro il 31 dicembre 2010, alla Metaflex srl, poi avvenuta, e il successivo accordo per la mobilità volontaria per tutti i 34 lavoratori. Dalla data di sottoscrizione del contratto di cessione in fitto, l’indebitamento è arrivato a 9 milioni di euro.
Nel febbraio 2012 fu depositato il decreto di esecutività, a seguito dell’udienza dell’esame del passivo, post fallimento della Rotopack International Spa, alla quale era subentrata Metaflex srl, poi fallita anch’essa, come la Rotopack Spa di Guardiagrele.
Stando ai dati, la società di Manfredonia era fallita con sentenza emessa dal Tribunale sez. fallimentare di Chieti, giudice dr. Ceccarini, il 3 novembre 2011.
Circa la ripartizione dei creditori della Rotopack Spa, l’ammontare per i creditori privilegiati, tra cui i lavoratori, è pari a 2.549.326,18, mentre è di 943.879,07 l’importo relativo ai chirografari.
I lavoratori sono creditori solo sui beni mobili, le banche solo sul patrimonio immobiliare.
Si attendono, ora le disposizioni del giudice fallimentare, tra le tante ipotesi, la cessione all’asta dei beni. A presto, gli ulteriori aggiornamenti.