Crisi Aziendali

Il Cocoricò chiede il concordato 'in bianco'


Riccione, la società che gestisce una delle più note discoteche d'Europa punta alla "sottoscrizione di un accordo per la ristrutturazione del debito"

Il Gruppo Cocoricò ha depositato domanda di concordato preventivo in bianco con l'obiettivo di giungere alla definizione di un accordo per la ristrutturazione del debito. Ad annunciarlo è una nota della società titolare della discoteca di Riccione, uno dei club storici e più noti d'Europa. Nella nota, ripresa dai quotidiani locali, il Gruppo Cocoricò spiega che "l’iniziativa si pone l’obiettivo di giungere in tempi brevi alla sottoscrizione di un accordo di ristrutturazione del debito ai sensi dell’art. 182-bis della legge fallimentare, così da definire quelle posizioni debitorie ancora esistenti derivanti dalle difficoltà finanziarie sopravvenute all’indomani della chiusura del locale nell’estate 2015, in piena stagione, a seguito del noto fatto di cronaca rispetto al quale il Cocoricò è risultato totalmente estraneo". Il riferimento è alla morte per overdose da anfetamine del 16enne Lamberto Lucaccioni, cui seguì un provvedimento di chiusura di 4 mesi imposto dalla questura. La società si è affidata allo studio legale Bettini Formigaro Pericu di Milano. "L’iniziativa concordataria - si legge - consentirà alla società titolare del marchio e dell’azienda Cocoricò di affrontare la prossima stagione estiva con la massima serenità, a fronte della definitiva risoluzione delle problematiche conseguenti ai fatti incidentalmente verificatisi negli anni passati".


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