Venduto all'asta lo storico stabilimento della Hatù di Casalecchio di Reno. La nota azienda bolognese dedita alla produzione e commercializzazione di profilattici aveva chiuso il sito dove tutto era iniziato circa 20 anni fa. Da quel giorno la fabbrica era rimasta vuota e abbandonata in attesa di un nuovo proprietario. C'è voluto molto tempo e una combattutissima asta fallimentare per trovarlo. L'imponente lotto, oltre 17mila mq in zona Roveri, ora è di proprietà della Bf srl, società di Camerana, in provincia di Cuneo, con un fatturato sotto il milione e mezzo nel 2017, ma in forte ascesa, e la cui attività principale è la locazione immobiliare di beni propri o in leasing. L'immobile, acquistato dalla poi fallita Coop Costruzioni che, a sua volta, l'aveva comprato dalla multinazionale London International Group, dal 1987 proprietaria del noto marchio di condom italiani dei quali aveva trasferito la produzione in Spagna, è stato aggiudicato a 2,8 milioni di euro. La base d’asta era fissata a 2,1 milioni. Tre erano infatti le offerte cauzionate e irrevocabili arrivate prima della gara, tutte in linea con quella cifra. E così è stata battaglia fra la Bf e altri due concorrenti, entrambi del territorio: il Gruppo Dipierri di San Lazzaro e la società di scopo Riverside in rappresentanza di diversi imprenditori locali. Rilanci da 50 e 100 mila euro, prima ha abbandonato la Riverside, poi il testa a testa finale dove l’ha spuntata la società piemontese. L'Hatù era stata fondata nel 1922 alle porte di Bologna dall'industriale emiliano Franco Goldoni. Inizialmente aveva prodotto tettarelle per biberon, succhiotti per bambini, guanti in gomma, siringhe poi il boom con i profilattici sotto la proprietà del Gruppo Maccaferri. Ora, al posto della sede, nasceranno soprattutto residenze, almeno un 30% di edilizia sociale. Solo una porzione minore della superficie edificabile, ridotta a 11.600 mq, sarà riservata al commerciale, il resto, appunto, a residenze, terziario e servizi.