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L'isola di San Giuliano è all'asta, ma per ora nessuna offerta


Solo due chiamate informative, ma di offerte concrete, per ora, nemmeno l'ombra. E dire che con poco più di 584mila euro ci si sarebbe potuti accaparrare un'intera isola della laguna di Grado, per l'esattezza dei 20 ettari abbondanti che tra terreni agricoli di pregio e valli pescose compongono l'Isola di San Giuliano, situata nella parte occidentale della laguna gradese. L'ultima asta, tenutasi il 18 settembre scorso, è andata deserta. La vendita senza incanto dell'isola partiva da un prezzo base di 584.232,44 euro e comprendeva l'intero lotto formato da una casa padronale con l'annessa chiesetta di San Giuliano, patrono dell'isola, terreni coltivati a pieno campo con orticole, vigne e ulivi, porticciolo e due valli da pesca. Il complesso abitativo è servito da corrente elettrica autoprodotta mediante generatori, mentre due pozzi artesiani garantiscono l'approvvigionamento idrico. L’accesso è consentito esclusivamente via mare grazie ad un approdo adeguato che consente l'attracco a diverse tipologie di natanti. Questa porzione di laguna - oltre ad essere la più caratteristica - è anche quella che storicamente ha avuto la massima importanza nella storia gradese. Sull'isola sono ancora presenti vestigia romane e il celebre arco di Sant'Elia, ora inglobato nel corpo centrale della villa padronale mentre originariamente apparteneva alla basilica andata distrutta. Adiacente alla villa padronale vi è la chiesa di San Giuliano, da sempre patrono della laguna. L'isola ha un'estensione complessiva di venti ettari equamente suddivisi tra terreni agricoli da sempre esistiti e quindi sedimentati da secoli e valli da pesca. Sia le coltivazioni a pieno campo che le orticole, la vigna e gli ulivi presentano ottima qualità e produttività grazie alle caratteristiche strutturali della terra e alla presenza di pozzi artesiani che garantiscono gli apporti di acqua nei delicati periodi estivi.


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