Pignoramenti

Gli animali domestici sono pignorabili


Il 16 Aprile 2013, nel corso di un’intervista andata in onda su Ballarò, l’ufficiale giudiziario ha menzionato anche il cane tra i beni pignorabili, meglio se di razza. Nessuna reazione vi è stata in studio, da parte dei politici che di solito si battono per battaglie animaliste.

Nella maggior parte delle famiglie italiane c’è un cane, in genere si rinuncia a tutto ma non a tenere con sé un cane, il quale con il suo amore cura ferite e malumori.

Nessuno penserebbe, però, che il nostro cane o il nostro gatto dal punto di vista giuridico siano considerati una resa, una cosa e quindi, un bene pignorabile.

La Convenzione di Strasburgo del 1967 prevede che “ l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, ed in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia e considerando l’importanza degli animali da compagnia a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”.

Il riconoscimento dell’animale come essere dotato di sentimenti è importante perché gli vengano riconosciuti diritti ed un’apposita tutela. Tra i vari progetti di legge c’è stato anche quello che prevede l’introduzione di norme che disciplinino l’affido degli animale di casa, in caso di separazione, mediante il ricorso ad una CTU in che possa stabilire quale dei coniugi, indipendentemente dall’intestazione del pedigree, possa donargli il miglior benessere. Data la gregarietà degli animali, non è possibile pensare ad una condivisione.

Dopo il nuovo redditometro, i cani sono considerati “indici di spesa” e la loro gestione e cura è affidata esclusivamente ai loro padroni. La soglia di deducibilità delle spese veterinarie è abbastanza bassa ed è a carico dei proprietari. Non esiste una mutua, né un pronto soccorso veterinario.

Tuttavia, il nostro cane potrebbe essere portato via dall’ufficiale giudiziario e finire all’asta per il recupero di una multa non pagata.

Se, quindi, il pignoramento avviene, il cane può essere lasciato al suo proprietario, in custodia, o a terzi che percepiranno un’indennità superiore al valore dell’animale sprecando denaro pubblico e senza che il proprietario possa vigilare sulle sorti del suo animale.

Come un qualsiasi oggetto sarà venduto all’asta, finendo nelle mani del miglior acquirente.


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