Continuano le vicende fallimentari del Perugia, ormai soltanto un’ombra di quella squadra che, oltre a fare bene in serie A, agiva come una vera e propria società di marketing, portando ad esempio per la prima volta un giocatore giapponese, Nakata, in Europa così come anche il figlio di Gheddafi. Operazioni vincenti che esaltavano il pubblico e riempivano le casse della società. Il Perugia è stato poi vittima di sciagurate gestioni successive, che lo hanno portato alla situazione attuale.
Dopo l’ultima dichiarazione di fallimento della società di calcio del Perugia da parte del tribunale del capoluogo umbro, è stata fissata per il prossimo 10 Giugno la data ufficiale per l’apertura dell’asta di vendita. Il prezzo di partenza è stato fissato a 665 mila euro.
Nel caso di conclusione positiva dell’asta entro il 13 Giugno verrà dunque rivelato il nome del nuovo presidente del Perugia. La squadra ha giocato l’ultimo campionato in prima divisione di Lega Pro. Il termine ultimo per consegnare gli assegni circolari non trasferibili validi per la cauzione, per l’ammontare di 500 mila euro, è invece fissato per le ore 12 del 9 Giugno. Nel bando di vendita vengono espressamente indicati anche tutti i debiti sportivi pendenti, equivalenti a quasi 4 milioni di euro. L’offerta, che non prevede la possibilità di procure, è da considerarsi irrevocabile. Prima della convalida dovrà essere inoltre verificato il rispetto di tutti i termini e le condizioni.
Come hanno sottolineato il giudice delegato al fallimento, Umberto Rana, e il curatore Francesco Patumi, la procedura si è svolta in tempi rapidi per permettere al potenziale acquirente di iscriversi al campionato di prima divisione Lega Pro anche per il prossimo anno.