Curatore Fallimentare

Fallita Nordest ristorazione, Belviso curatore fallimentare


Il Tribunale civile di Venezia, ha nominato il professionista curatore dopo la decisione relativa al fallimento della società che fa capo all’imprenditore Carlo Della Sala, il quale negli anni a Mestre aveva fondato un vero e proprio impero della ristorazione.
Secondo i giudici veneziani, la società ha debiti per almeno due milioni e 700 mila euro. I conti comunque saranno fatti dal curatore fallimentare, che dovrà esporli ai numerosi creditori nella riunione del prossimo 16 luglio.
L’incontro è stato svolto per fissare lo stato passivo dell’impresa e per permettere ai creditori di dire la loro.
In questi mesi il commercialista mestrino Belviso potrà anche scoprire se all’impresa o al socio unico di riferimento sono stati intestai conti in banca o proprietà immobiliari e mobiliari. Nel caso vi fossero ci dovrà essere prima una relazione da inviare al magistrato delegato, il giudice Andrea Fidanzia.
Dovrebbe poi seguire la vendita all’asta e poi il denaro finire nell’attivo della società, con soldi che il curatore dovrà poi consegnare ai creditori, secondo l’ordine di ripartizione.

Il momento più eclatante è stato quello con il club «Scarpon», in via Manin, noto per la movida dei giovani di Mestre. Ora anche questo ha chiuso i battenti, dopo una chiusura per ferie. A seguire poi il tentativo di incendio della Porsche Cayenne di Della Sala. Molti hanno pensato che non si trattava di un caso e molti creditori hanno marcato stretto l’imprenditore mestrino.

Tutto, però, ha avuto inizio, circa un anno e mezzo fa con la chiusura della pizzeria Manin, all'angolo con via Torre Belfredo, un altro locale molto noto. Poi, successivamente, quattro mesi fa è toccato alla “Corte Sconta” di via Circonvallazione, allo stesso civico dove ha sede ufficiale la società, un mese e mezzo fa era stata la volta del locale di piazzale Candiani, infine del pub «Scarpon» di via Manin e, qualche giorno fa, alla pizzeria La Corte, anch’essa a due passi da piazza Ferretto.
Dopo pochi mesi la fortuna di Della Sala, che nei suoi locali ha ospitato e fatto divertire intere generazioni di mestrini, è sparito, lasciando purtroppo a casa una cinquantina di dipendenti.
Fuori da questi pubblici esercizi campeggiano ora fogli di carta che contengono varie motivazioni: “chiuso per ferie” per lo Scarpon e la Corte Sconta di via Circonvallazione, “manutenzione straordinaria fino al 30 maggio” per La Corte, “cambio gestione” a piazzale Candiani.
La pizzeria di via Manin ha invece le serrande abbassate senza alcun cartello.
Qualche giorno fa il sindacalista della Cisl Luca Zuin ha spiegato che due delle tre società che fanno capo a Della Sala, ovvero Nordest Ristorazione e Sogeri/Sogeco attendono che venga depositata la sentenza di auto fallimento, mentre la terza, l'Immobiliare Manin, è in autoliquidazione.


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