Riguarda la società per azioni Schönhuber Franchi che ha sede legale in via Buozzi 10 a Bolzano che operava da anni nell’ambito delle forniture alberghiere , occupandosi del settore d’arredo e dell’arredo tavola. Hanno perso il posto di lavoro 46 dipendenti, tra questi ci sono 31 impiegati nella sede di Bolzano e gli altri 15nelle sedi di Chieti , Cernusco sul Naviglio (in provincia di Milano) e San Giovanni al Natisone (in provincia di Udine).
L’amministratore Federico Franchi ha sperato di riuscire con la strada del concordato preventivo, al fine di non essere costretto rinunciare a tutto, cancellando l’azienda, prendendosi le conseguenze del caso. La situazione, però, era fortemente compromessa e i creditori non hanno aderito ad un’ipotesi di salvataggio che avrebbe comportato notevoli rinunce economiche.
L’azienda era da tempo sofferente. Durante gli ultimi anni ha perso buona parte del mercato sia in Italia che all’estero. Nel 2007 il fatturato aveva raggiunto i 30 milioni di euro, lo scorso anno non ha superato i 9.
Attraverso queste valutazioni il tribunale di Bolzano, adottando un decreto del 30 gennaio scorso, aveva dichiarato inammissibile la domanda di concordato preventivo cui è seguita, pochi giorni dopo, la sentenza di fallimento vero e proprio per la nota azienda.
Giudice delegato al fallimento è la dottoressa Birgit Fischer, il curatore fallimentare è il dottor Laurin Pinter di Egna.
Le risultanze dello stato passivo non sono state ancora definite con certezza, la situazione a riguardo resta fumogena. Il tribunale ha fissato per il prossimo 23 maggio l’adunanza per l’esame proprio dello stato passivo in relazione soprattutto alle domande di ammissione nell’elenco dei creditori. Sabato prossimo, però, il fallimento dovrebbe procedere ad una prima asta pubblica per la vendita di beni di magazzino per i quali si pensa di recuperare una decina di milioni di euro. E’ ovviamente interesse del fallimento riuscire a ricavare il più possibile. E’ necessario far fronte ai diritti e alle pretese economiche dei creditori, in primo luogo dei dipendenti che si trovano in una situazione di drammatica attesa.
Un piccolo spiraglio sembrava essersi aperto dopo la decisione del fratello dell’ex amministratore Federico, e cioè Richard Franchi, di realizzare una nuova ditta, la Schönhuber Franchi Hotel srl, a socio unico, che potrebbe rilevare parte dei beni a magazzino per ripartire con circa 15 dipendenti.