A Lecce c’è stata una condanna a due anni di reclusione, con sospensione della pena per un noto personaggio locale, di cui avevamo già parlato in passato. La turbativa d’asta sta diventando, purtroppo, un mal costume del nostro paese, vista anche la diffusione del fenomeno dell’asta giudiziaria, dovuto ai continui fallimenti e procedure concorsuali.
Si tratta del caso di Fulvio Alfarano, imprenditore della zona di Casarano, conosciuto in ambito sportivo, dalle serie minori, come il Casarano, Racala e Taviano che è stato accusato di tentata estorsione. La sentenza per turbativa d'asta viene emessa dal gup Panzera, a seguito del rito abbreviato. L’imputato, come già detto, è assistito da Francesco Fasano. Il giudice ha disposto nei confronti della parte civile, un risarcimento.
Alfarano era stato scarcerato pochi giorni dopo gli arresti domiciliari di ottobre scorso. Stando a quanto ricostruito, quest’ultimo avrebbe cercato di impedire che i fateli di Collepasso entrsssero in possesso di un capannone. Si tratta di una struttura che un tempo apparteneva a quest’ultimo, dove u tempo si svolgeva attività di tipo calzaturiera. La struttura, dichiarato il fallimento, fu espropriata.
I fratelli volevano creare un’attività imprenditoriale in quel magazzino dismesso, ed erano riusciti ad aggiudicarselo dopo aver partecipato a un’asta giudiziaria bandita dal Tribunale di Lecce. Alfarano, si sarebbe presentato, cercando di impedire che i fratelli acquisissero a tutti gli effetti il fabbricato. Attraverso la loro rinuncia, vi sarebbe stata un’altra asta. In questo modo, forse, Alfarano sarebbe tornato in possesso dell’immobile. Le indagini, con la conseguente sentenza di condanna di primo grado, sarebbe dunque partita dalle presunte vittime, a causa delle minacce ed intimidazioni.