<p'> I vertici Sirpress non hanno preso alcuna posizione sulla vicenda, ma l’amministratore delegato del gruppo, Delucca, ha affermato che si tratta di constatazioni di natura oggettiva: l’azienda era stata saccheggiata e le indagine sembrano confermarlo.
<p'> Il gruppo Sira si è impegnato a rilevare l’azienda, proprio nel periodo in cui sono iniziate le mobilitazioni di sindacati ed operai, nel settembre 2011.<p'> Il 21 settembre era stata inaugurata la nuova era Gruppioni, con un piano industriale di 5 milioni di euro. I tempi celeri, però, hanno toccato anche l’attività del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi. Quest’ultimo, per permettere all’azienda di mantenere la continuità lavorativa degli operai e le commesse, aveva affidato la custodia giudiziaria dell’azienda al giudice Antonio Gisoldo.<p'> Nel gennaio 2012 l’Almec viene sostituita dalla Sirpress, punto centrale della pressofusione in tutto il Sud. Nel frattempo che il fallimento venisse dichiarato, la Sirpress aveva affiancato l’attività del curatore fallimentare, offrendo consulenza gratuita.<p'> Il21 dicembre 2012 il gruppo di Gruppioni ha acquisito definitivamente gli stabilimenti, con un investimento di 6milioni e 500mila euro, secondo quanto risulta dalla quarta asta pubblica indetta dalla sezione fallimentare del Tribunale.<p'> Gli interventi dello scorso anno sono però stati sottratti, in qualità di affittuario degli stabilimenti, quindi l’acquisizione in realtà consiste in un prezzo reale di 1 milione e mezzo di euro.<p'> Terminata la procedura fallimentare, di 280 lavoratori sono stati reintegrati meno della metà. Un dato che non è ancora molto confortante. La cosa fa riflettere, se si pensa che, comunque, il rilancio dell’azienda prevede, nel proprio piano, il totale riassorbimento dei lavoratori, grazie ad un ingente investimento che interesserà il complesso.