Secondo quanto affermano gli ultimi dati elaborati da Astasy srl, nel corso del 2016 sono state 267.323 le aste giudiziarie su immobili oggetto di esecuzioni presso i tribunali di tutta Italia, con un aumento del 18,33% rispetto a quanto era stato possibile verificare nel 2015, quando il dato si fermò a 225.891 procedure. Sulla base di tali numeri statistici, lo scorso anno, ogni giorno (e fine settimana e festivi compresi) si sono tenute circa 730 aste immobiliari (o 30 aste ogni ora, comprese quelle notturne), contro le 620 aste immobiliari giornaliere del giorno precedente. Un dato elevatissimo che, per giunta, è calcolato “per immobile”, non tenendo dunque conto che in realtà se la prima asta non è andata a buon fine, si sarebbe potuta conteggiare la seconda, o la terza.
La distribuzione territoriale
Per quanto concerne la distribuzione territoriale del dato, spicca il prevedibile primato della Lombardia, che ha chiuso il 2016 con ben 54 mila esecuzioni immobiliari, concentrando così più del 20% del totale delle aste pianificate nel corso dell’ultimo anno. A seguire, alle spalle della Lombardia, si trova la Sicilia (con il 9,4% di tutte le aste immobiliari esecutive) e quindi il Lazio (7,5%) e il Veneto (6,25%). Complessivamente, pertanto, le prime quattro regioni d’Italia per concentrazione del volume di aste immobiliari per esecuzione giudiziaria arrivano ad assorbire una “quota” di mercato di quasi il 45%. Una elevata concentrazione è altresì riscontrabile sul fronte della distribuzione provinciale, visto e considerato che le prime 10 province su un totale di 110 presenti sul territorio italiano controllano quasi il 30% delle aste su base nazionale, con in testa la provincia di Milano (4,47%), di Roma (4,29%) e di Bergamo (4,08%).
La distribuzione per valori immobiliari
Per quanto attiene invece la distribuzione dei dati per valori immobiliari, dall’osservazione emerge come il 78% delle esecuzioni immobiliari sia costituito da immobili il cui valore di base (quello a cui, in altri termini, arriva in asta) non supera i 125 mila euro, mentre un altro 13% è relativo a immobili il cui valore è compreso tra i 125 mila euro e i 150 mila euro. Pertanto, alla luce di ciò, si può affermare che più del 90% delle aste (più di 243 mila esecuzioni) è relativo a proprietà immobiliari che hanno un valore compreso entro i 250 mila euro.
Gli altri dati sul 2016
Per quanto concerne gli ulteriori dati forniti all’interno dell’osservazione, si noti come è di 8,5 il numero medio di immobili all’asta ogni 1.000 abitazioni a livello nazionale nel corso del 2016, contro i 7 immobili di media del 2015. Sono 10 le province che hanno un dato superiore alla media: tra queste, Bergamo – che ha quasi 10 immobili all’asta ogni 330 abitazioni e che vanta una delle più elevate percentuali di esecuzioni immobiliari pro capite.