Come si svolge la procedura fallimentare dopo l’avvenuta dichiarazione di fallimento? Come prima cosa si trasferisce la custodia e l’amministrazione dei beni del fallito agli organi fallimentari. Quindi, dopo la dichiarazione di fallimento, il curatore, con l’assistenza eventuale della forza pubblica, procede secondo le norme del codice di procedura civile, all’apposizione dei sigilli sui beni che si trovano nella sede principale dell’impresa e sugli altri beni del debitore. La rimozione dei sigilli e la redazione dell’inventario da parte del curatore, devono svolgersi nel più breve termine possibile.
Una volta svolta quest’attività, il curatore deve, ai sensi dell’art. 89 l.f. redigere il bilancio dell'ultimo esercizio e compilare gli elenchi dei creditori, indicando crediti e diritti di prelazione di ciascuno, e l'elenco di tutti coloro che vantano diritti reali e personali, mobiliari e immobiliari, su cose in possesso o nella disponibilità del fallito, con l'indicazione dei titoli relativi. Gli elenchi sono poi depositati in cancelleria.
Accertamento del passivo parte 1
Circa l’accertamento del passivo fallimentare, si cerca di individuare quali sono i creditori del fallito. E’ il creditore ad occuparsi di questa operazione; possono rientrare però, nel fallimento, anche i creditori che hanno fatto autonoma domanda di ammissione al fallimento, senza, quindi, essere individuati dal curatore.