Un solo villaggio venduto, si cerca un acquirente in blocco per salvare la dozzina di strutture rimaste. Intanto la Cassa Depositi e Prestiti apre l'asta per tre dei resort di sua proprietà
A questo punto, l'interrogativo principale riguardante la crisi Valtur è il futuro dei villaggi turistici. Secondo il sito specializzato "l'Agenzia di Viaggi" l'unico villaggio per cui la vendita è certa è quella del Tanka Village, famosissima struttura in Sardegna, ad Alpitour. "Si tratta per noi di un’operazione di grande importanza perché rileviamo una struttura molto nota, che merita di ritrovare il successo – ha commentato Alpitour World – Ci occuperemo della gestione del Tanka Village attraverso Voihotels, che va ad assicurarsi un forte presidio sulla Sardegna, accanto alle gestioni già consolidate a Roma, in Sicilia, Puglia e Calabria e agli investimenti internazionali nei resort a Cuba, Capo Verde, Madagascar e Zanzibar».
Per il resto, non si sa ancora che fine faranno gli altri villaggi Valtur. L'interrogativo è se si procederà ad una vendita in blocco, con un unico imprenditore in grado di rilevare tutto il perimetro aziendale, oppure se si procederà allo "spezzatino". Il Ministero, con cui c'è stato l'incontro a fine marzo, preferirebbe che l'azienda fosse venduta ad un solo acquirente. Secondo i sindacati, i pretendenti non mancano: almeno sei i gruppi che avrebbero manifestato interesse. Visto che la stagion incombe, per la dozzina di villaggi in ballo, si cerca una soluzione più rapida possibile. Che vorrebbe anche dire salvare i posti di lavoro. Intanto la Cassa Depositi e Prestiti ha detto di aver raggiunto un accordo con Valtur per il rientro in portafoglio di tre strutture di proprietà (che si trovano Marina di Ostuni, Marilleva e Pila), che Cdp aveva acquistato a novembre da Valtur. E' già stata aperta un'asta per trovare un nuovo gestore e Garibaldi Hotels, grosso gruppo turistico, è uscita allo scoperto manifestando il proprio interesse.
