Crisi Aziendali

Editoria, la crisi tocca anche l'azienda del Presidente Confindustria


La crisi dell'editoria non risparmia nemmeno uno storico colosso come Arti Grafiche Boccia, azienda grafica con base a Salerno di proprietà controllata dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Dopo aver fatto ricorso, tra il giugno e il settembre scorso, alla Cassa Integrazione ordinaria (per 50 dei 180 dipendenti), l’azienda fondata nel 1961 da Orazio Boccia, padre di Vincenzo, ora ha depositato in tribunale domanda di adesione all'ex articolo 182 della legge fallimentare volta a "congelare" l’esposizione debitoria nei confronti di banche e creditori senza dover correre il rischio di incorrere in azioni cautelari o esecutive da parte dei creditori. Nel frattempo l’azienda, che negli ultimi anni ha investito oltre 40 milioni di euro in macchinari e sviluppo, ha avviato un percorso di ristrutturazione attraverso un nuovo piano industriale e finanziario. Il 2017 di Arti Grafiche, secondo l'ultimo bilancio disponibile, si era chiuso con una perdita di 3 milioni di euro. Il piano di rilancio, scrive l'azienda, "prevede nuovi investimenti pari a 10 milioni di euro nei prossimi 18 mesi, che si aggiungono ai 40 milioni già citati, oltre a un aumento di capitale già realizzato pari a 1,3 milioni con annessa ristrutturazione del debito". Tra i primi effetti del piano di rilancio, secondo quanto comunicato dall’azienda c’è "un rinnovato impulso alla stampa dei quotidiani, sfruttando in pieno la posizione strategica del sito di Salerno, e consolidando l’area core storica, ossia la stampa di cataloghi e riviste. A novembre 2019 Arti Grafiche Boccia ha acquisito infatti la stampa dei cataloghi per la multinazionale MSC Crociere". Inoltre a fine gennaio 2020 ci dovrebbe essere "un accordo di filiera con un partner strategico e complementare per crescere nel segmento della GDO e coniugare ai prodotti stampati dalle Arti Grafiche Boccia anche servizi". L’azienda inoltre prevede di lanciare un laboratorio sperimentale dedicato ad artisti per realizzare opere d’arte a partire dagli scarti di produzione in particolare carta e lastre.


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