Concordato Preventivo

Coop Carnica presenta richiesta di concordato preventivo


La crisi e le pressioni dei soci alle quali la Coop Carnica non può rispondere l'hanno messa in crisi

Il Consiglio d'amministrazione si è orientato per il concordato in bianco, al fine di bloccare la situazione, in modo da conservare il patrimonio, ottenendo dal giudice un lasso di tempo per presentare una proposta e un piano di rientro per i creditori. Il vice Presidente della Regione, Bolzonello, si è interessato alla situazione, tanto che è stato aperto un vero e proprio tavolo anti-crisi. Nonchè è stata iniziata una procedura di revisione di carattere straordinario della situazione di carattere patrimoniale. Per Gasparrutti, presidente di Legacoop le dimensioni dell'azienda non sono più adeguate. Intanto si urla al fallimento del Pd.

Il tribunale di Udine ha fornito sessanta giorni per la predisposizione del piano concordatario e la presentazione del concordato

Questo è il termine che il tribunale di Udine ha assegnato a Coop Carnica nel momento in cui è stata presentata la domanda per essere ammessi alla procedura. Una volta pubblicato il ricorso sul registro delle imprese sono iniziati a decorrere i termini. E ciò è accaduto da martedì 18 novembre.
Il collegio giudicante al momento non ha nominato alcun commissario giudiziale. Le verifiche sono state di carattere superficiali. I controllori dipendevano a loro volta da chi controlla. Questi elementi in Friuli Venegiza Giulia ma non nel veneto. Coop Carnica ha una lunga tradizione dietro di investimenti andati a male, crisi, assenza di fondi. I fornitori e i creditori come per le Coop Trentine chiedono i loro risparmi.
C'è di mezzo anche la mala gestione e tutti questi elementi non sono solo della Coop Carnica ma valgono anche per la coop di Tolmezzo. Se la prima ha presentato richiesta di concordato in bianco sulla seconda si abbatte la polemica tra Lega e Pd.

In Friuli Venezia Giulia lo Statuto della Regione autonoma fa sì che sia l'amministrazione a dover vigilare sulle cooperative

Per tutte le altre regioni, come nel Veneto, il compito è del ministero. I controlli sui bilanci delle cooperative sono effettuati dai collegi sindacali, dipendenti dalla medesima coop. Le analisi molto spesso vengono condotte con grande superficialità, pur di rispettare i tempi, si usano modalità discutibili che non tengono reale conto dei numeri.
L’ex sindaco di Tolmezzo, Zearo, che è l'attuale consigliere comunale, sostiente, attaccando Cda e dirigenti che il sindaco Francesco Brollo sia uno dei principali responsabili della crisi della Coop Carnica.

Cosa è accaduto successivamente alla revisione dei conti e all'intervento della Regione

Per la Coop Carnica sono stati i revisori contabili a chiedere alla Regione di intervenire. Ormai, però, la crisi era esplosa e la richiesta di concordato per salvaguardare la situazione sarebbe stata prossima. Sergio Bolzoonello, vice presidente della Regione, ha ordinato la revisione straordinaria dei conti della CoopCa, revisione che non è ancora terminata e che consentirà a tutti di avere una chiara visione sullo status aziendale, così come della falla milionaria, alcuni parlano di 10 milioni di euro. A seguito di una nuova modifica normativa in Consiglio Regionale è stato possibile procedere per la revisione dovuta al crac.  Ma questa modifica, a seguito del fallimento delle Coop Operaie, ha fatto si che la Regione avesse un potere di controllo esteso, tale da non passare più per la commissione composta da membri di Confcooperative e Legacoop.

Enzo Gasparutti presidente di Legacoop Friuli Venezia Giulia, una delle associazioni alle quali Coop Carnica aderisce ha spiegato che erano tutti a conoscenza di quanto fosse difficile la distribuzione su larga scala, ultimamente, a causa di un mercato ormai contratto e con vendite in discesa. La situazione è divenuta man mano difficile, a causa delle dimensioni della cooperativa, delle influenze dovute dalla crisi ben più grande delle Coop Operaie, dall'assenza di prestito dei soci e dalla congiuntura economica generale. La crisi sta parlando chiaro: la dimensione locale non è più tale da consentire incentivi o aggregazioni.
Massimiliano Fedriga del Carroccio e la consigliera della regione Barbara Zilli sostengono che si tratti dell'ennesimo fallimento politico del Pd. Serracchiani deve assumersi l'impegno di garantire il lavoro ai dipendenti e il credito ai risparmiatori.
Intanto arriva la replica di Antonella Grim, il segretario del Friuli Venezia Giulia del Pd. Quest'ultima invita la Lega dal non assegnare gratuite lezioni di legalità, in quanto la Regione starebbe intervenendo con tutti gli strumenti possibile per dare ampia soluzione ad un problema complicato, di carattere delicato e molto radicato, per poter salvaguardare la Coop, i suoi soci e i suoi risparmiatori. Polemicamente la Grim chiede dove fosse il Carroccio cinque anni prima.


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