Il Comune ha approvato la delibera che vale mezzo miliardo e che porterà il Campidoglio in fondo alla lista dei creditori
Il Comune di Roma è in ultima fila tra i creditori di Atac, finendo anche dietro alle bnchee i fornitori. Atac è la società dei trasporti di Roma che è impegnata in un difficile concordato preventivo. I pagamenti al Campidoglio, secondo quanto decreato dalla stessa maggioranza a 5 Stelle, inizieranno soltanto nel 2036. Si parla di mezzo miliardo di euro, approvata dalla giunta venerdì. Erastato il tribunale, a marzo, a chiedere questa mossa. E' accaduto quando è stata bocciata la prima proposta di piano di salvataggio. Difficile però far quadrare i conti del Comune con mezzo miliardo in meno. Secondo quanto spiegato dall'assessore, 250 milioni sono stati ccantonati nel bilancio 2017, gli altri arriveranno con il rendiconto 2018 grazie ai fondi non utilizzati.
Restano diversi dubbi, come riporta Repubblica, a partire da quelli della ragioneria e del segretariato generale sulla manovra. Dubbi che avrebbe anche l'Anac. Secondo il quotidiano, tra le altre cose, l'Anticorruzione avrebbe chiesto pure di conoscere lo stato del contenzioso che verrà avviato al Tar del Lazio sulla proroga dell'affidamento del servizio di trasporto pubblico ad Atac fino al 3 dicembre 2021. Il Garante della concorrenza ha impugnato la delibera. Ora sta all'Anticorruzione decidere se accodarsi o meno.