La prima asta per la locazione dell’ex Cobianchi è andata deserta. Nonostante la posizione altolocata, perché in piazza Duomo, la sua collocazione nel seminterrato non sembra attirare acquirenti.
A breve vi sarà un nuovo bando, le regole saranno le medesimo, ma dai 952 mila euro previsti per il canone annuo, si passerà ai 760 mila.
Sarà in grado di attirare un inquilino?
Il progetto rientra nella volontà di valorizzare la Galleria Vittorio Emanuele e la zona del Duomo. Il luogo era vincolato dalla Sovrintendenza. Era nato come albergo diurno nel 1924. Fu poi chiuso nel 1990 e riqualificato nel 2006, divenendo ufficio per il turismo della Provincia fino al 2009.
L’ex Cobianchi è una struttura di grande pregio storico, installata in un ambiente ormai moderno. Purtroppo viene penalizzata dalla sua scarsa visibilità, essendo, collocato, come già detto, in un sotterraneo, sebbene l’illuminazione naturale sia garantita da due blocchi di lucernari lungo via Cattaneo.
Le maggiori griffe di moda hanno sottolineato lo stesso problema: l’area è stupenda, ma manca di un accesso diretto alla strada e il canone richiesto non è equo. Proprio per questo il comune di Milano sta tentando la strada dello sconto del 20%. C’è molta fiducia per l’assessore al demanio, Daniela Benelli, che sottolinea quanto il numero dei sopralluoghi delle scorse settimane renda più plausibile che, in presenza dello sconto, gli acquirenti privati possano trovare più interessante l’offerta.
Cosa può rientrare nell’ex Cobianchi: attività del terziario, commerciali e di ristorazione. No ai laboratori alimentari, centri messaggi, phone center, money transfer, sexy shop, sale giochi, centri massaggi.