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CharityStars raccoglie 2 milioni di euro e punta alla Cina


CharityStars, la nota piattaforma italiana delle aste online no profit, ha ottenuto 2 milioni di euro dal proprio ultimo round di finanziamenti. Stando a quanto dichiarato, gli investitori nell’interessante iniziativa imprenditoriale tricolore, sono stati il Fondo 360Capital, FocusFuturo, Fabio Cannavale e Bolaffi. In tal modo la start up ha potuto rinvigorire ulteriormente il proprio apprezzamento, ponendo le basi per le fasi di futura espansione, che a breve valuteremo.

I dati del 2015

Stando a quanto afferma la società, il 2015 si sarebbe concluso con ottimi risultati per l’azienda milanese: nel corso dello scorso esercizio la piattaforma ha infatti transato 1,8 milioni di euro di vendite online, con una fee media del 20%. Nel solo primo quadrimestre del 2015 la raccolta è già cresciuta del 120% rispetto all’anno passato, e c’è grande ottimismo per i prossimi mesi, che dovrebbero permettere a CharityStars di chiudere l’anno con straordinari riscontri.

Per quanto concerne invece l’aspetto più “visibile”, legato alle aste intermediate, tra quelle di maggiore notorietà vi è certamente il pranzo organizzato con il fondatore di Candy Crush Riccardo Zacconi, che è stato venduto per 25.000 euro, e ancora un'opera d'arte di Andy Warhol, venduta a 27.000 euro. È invece stato aggiudicato per 15.000 euro un casco di Valentino Rossi, mentre una maglietta di Messi con dedica personalizzata è stata venduta a 11.000 euro.

I prossimi passi

Con tali buoni basi, è fondamentale cercare di cogliere il giusto momento per conseguire una nuova fase di espansione internazionale. E così la pensa uno dei fondatori del progetto, Francesco Nazzari Fusetti (co-founder insieme a Manuela Ravalli e Domenico Gravagno), secondo cui “dopo il Regno Unito (la società ha aperto degli uffici a Londra) vogliamo iniziare ad aprirci al mercato USA e cinese. Su quest'ultimo abbiamo già diverse migliaia di utenti che ci seguono costantemente e che sono diventati top spenders. Abbiamo appena lanciato la versione cinese del sito e vogliamo investire in campagne marketing mirate. Per noi si tratterebbe anche delle prime campagne di paid acquisition online, dato che ad oggi abbiamo beneficiato gratuitamente delle promozioni fatte dai VIP tramite i loro canali social”.

Il quotidiano Il Sole 24 Ore si sofferma inoltre sulla “curiosa” evoluzione di alcuni VIP, che sono passati dall’essere donatori di oggetti all’asta, a veri e propri fundraiser della piattaforma. Anche in questo ambito gli esempi non mancano: Fabio Cannavale per esempio nel 2015 aveva messo all'asta l'opportunità di incontrarlo provando su se stesso il funzionamento del portale. «E' stata una grande sorpresa scoprire che qualcuno potesse pagare 3.000 euro per un pranzo insieme a me – ha confessato Fabio Cannavale, come riportato dal quotidiano economico finanziario - CharityStars è un marketplace unico nel suo genere che ha le potenzialità per diventare il punto di riferimento per il settore in cui opera”.


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