A Pescara la solidarietà arriva dritta dal Movimento Cinque stelle e sembra essere di buon augurio per Silvio Buttiglione. L’ex imprenditore, che purtroppo è caduto nella spirale dei debiti e dei pignoramenti a causa di un contenzioso intercorso con una banca, almeno fino a giovedì prossimo potrà dormire un sonno quantomeno più tranquillo rispetto all'ultimo periodo.
Le aste infruttuose continuano
Ieri pomeriggio a Pescara, c'è stata anche una terza asta, relativa al suo appartamento di Montesilvano: ache questa ha avuto, di fatti, un esito completamente negativo. Nessuna offerta è stata però presentata, questo ha permesso all'imprenditore di alleggerirsi da questo enorme peso, al quale ha fatto seguito un applauso liberatorio davanti al gotha del Movimento 5 Stelle, con in testa il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il deputato Carlo Sibilia, arrivati da Roma per assistere alla lettura della sentenza.
“Nei prossimi giorni Silvio sarà con noi a Montecitorio”, ha spiegato il vicepresidente del Movimento 5 stelle, all’uscita della sezione civile del palazzo di giustizia,”presenterà una sua proposta di legge che nasce da un principio fondamentale: fare in modo che i piccoli e medi imprenditori che si trovano nella sua stessa situazione si sentano meno soli, cercando di evitare i potenziali suicidi e favorendo dei punti di ascolto in rete”.
Grande è stata la presenza degli attivisti del M5S, dei parlamentari e dei consiglieri di Regione e Comune, che erano riuniti in massa con cartelli e striscioni nell’aula del tribunale pescarese, che faceva da contrappunto alle rigide maglie della giustizia che avevano condannato l’ex imprenditore di 60 anni alla consegna ai creditori l’unico bene che rimastogli dopo la terribile vicenda finanziaria.
L'excursus della situazione dell'imprenditore pescarese
Alla prima seduta, il 20 maggio scorso, pochi giorni prima che avvenissero le elezioni europee, si era presentato anche Beppe Grillo. Ricorderanno tutti le dimostrazioni di piazza, quando Buttiglione ha colpito tutto il paese presentandosi con un cappio al collo e con le catene alle mani per mettere simbolicamente in vendita un rene o una cornea pur di salvare la sua prima casa, fino all’audizione a Montecitorio e alle molteplici apparizioni in tv. In tutto questo tempo i sostenitori di Grillo gli sono stati sempre accando, mai abbandonando il venditore profumiere. Su di lui pendono ben due debiti da 49 mila e 19 mila euro nei confronti della banca Credito di Romagna più un altro da 37 mila euro con Equitalia.
Si sono susseguite tre aste andate deserte, poi ci sarà il quarto atto della vendita fallimentare di quella che è diventata la sua prima casa. La data prevista è per giovedì prossimo, il prezzo di partenza attualmente è rimasto invariato, ovvero è pari a 180mila euro.
“E’ verosimile che la prossima settimana non si presenterà nessuno?”, è la richiesta di Di Maio al giudice. Ma quest'ultimo alza le spalle. Vorrà dire che non resterà che sperare nel miglior esito.
Le parole del vicepresidente della Camera in merito al nuovo disegno di legge prospettato
“Gli imprenditori”, ha poi detto a chiare lettere il vicepresidente della Camera, “vanno aiutati prima: non si deve scatenare la solidarietà dopo che si sono suicidati. Silvio Buttiglione è un simbolo in questo momento. Ce ne sono tanti come lui. Avevamo promesso prima delle elezioni di stare con lui, lo abbiamo fatto e ci siamo anche dopo. Speriamo di continuare a vedere andare deserte queste aste. Adesso dobbiamo interrogarci su come salvare la casa di Silvio: dobbiamo verificare se ci sia una rinuncia scritta della banca oppure lanciare un foundraising”.
Buttiglione parla della sua incredulità e delle prospettive future
“Questo è un giorno meraviglioso”, ha aggiunto speranzoso Buttiglione, “tante persone che mi sono vicine, mentre prima ero solo. Questa è l’Italia che cambia”. L’ex imprenditore non si rende ancora conto della situazione, ma ha uno scopo adesso, quello di aiutare tutti gli altri imprenditori italiani che versano nelle medesime condizioni. “Organizzeremo una giornata nazionale alla Camera per prevenire i suicidi”, dice, “dietro di me c’è un popolo invisibile che mi scrive e mi chiama: dobbiamo bloccare questo fenomeno che è come una calamità naturale e un’epidemia viral”.