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Boris Becker: immunità diplomatica per fermare la bancarotta


L'ex tennista è stato nominato responsabile degli affari sportivi nell'Ue dalla Repubblica Centraficana. Ora per processarlo serve l'okay di due ministeri degli Esteri

Boris Becker prova a fermare la bancarotta sfruttando l'immunità diplomatica. Così il campione di tennis, secondo quanto riporta la stampa britannica, sta cercando di sfuggire alla  procedura di fallimento nel Regno Unito Becker starebbe cercando di usare la missione che gli è stata attribuita ad aprile dalla Repubblica centrafricana come “addetto” per gli Affari sportivi nell’Ue. I suoi avvocati  hanno depositato un ricorso presso l’Alta corte britannica, con il quale hanno avanzato le loro argomentazioni.

Con sei titoli del Grande Slam, “Becker ha vinto 49 tornei e guadagnato oltre 20 milioni di euro. I soldi però non li ha gestiti granché bene, tant'è che lo scorso anno il tribunale di Londra lo ha dichiarato in bancarotta nel giugno 2017. Secondo gli avvocati dell’ex giocatore,  l'immunità diplomatica presuppone che qualsiasi azione legale contro Becker dovrebbe essere prioritariamente approvata dal ministro degli Esteri britannico Boris Johnson e dal suo omologo centrafricano. Boris Becker ha recentemente tentato di raccogliere i trofei e i premi accumulati durante la sua prestigiosa carriera, al fine di venderli per estinguere i suoi debiti. Ma ha perso i più prestigiosi, tra cui cinque dei suoi sei trofei principali, che sono tuttora introvabili.


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