Giornata cruciale per lo stabilimento ligure della multinazionale canadese attiva nella produzione di treni e tram. Sono 500 i dipendenti che attendono chiarezza sul futuro del sito italiano
Giorno cruciale quello di domani per il futuro dei 500 dipendenti della filiale ligure della multinazionale canadese Bombardier Transportation Italy, azienda attiva nella produzione e costruzione di locomotive, treni, tram, rotabili ferroviari. Alle 12 è in programma l’incontro al Mise dedicato alla crisi dello stabilimento di Vado Ligure. Una convocazione attesa, soprattutto dai sindacati che da settimane chiedevano l'intervento del Ministero. “Così come richiesto a gran voce dalle organizzazioni sindacali e dalla Rsu, forti della grande iniziativa di mobilitazione di martedì scorso che ha unito tutti i lavoratori - commenta la Segreteria provinciale di Fiom-Cgil – domani saremo a Roma per chiedere l'appoggio dell'Esecutivo ed esigere risposte da parte del Gruppo Bombardier. Il solito ritornello per cui è intenzione della multinazionale mantenere il sito di Vado Ligure senza però mettere in campo alcuna azione di tutela e di rilancio dello stabilimento ha ormai fatto il suo tempo”. Pochi giorni fa, dopo una lunga fase di stallo produttivo, dallo stabilimento ligure sono uscite due nuove locomotive, pronte per essere consegnate al vettore europeo Captrain, filiale italiana del Gruppo SNCF focalizzato sul trasporto ferroviario delle merci. Sono pronte per la consegna anche le macchine gemelle destinate a Mercitalia Rail, tutte commesse queste che, seppur numericamente ridotte, hanno ridato un poco di fiducia al personale. Ma la tranquillità e stabilità occupazionale, per i 500 dipendenti, è ancora una chimera, mancano infatti ordini di portata tale da mettere in sicurezza il futuro produttivo del sito ligure.