Espropriazione

Bollette arretrate: boom di espropriazioni


L’importo affidato dalle compagnie erogatrici di servizi alle società di recupero crediti è aumentato nell’ultimo anno di 10 miliardi di euro: in molti casi si parte da piccole cifre arretrate che poi, a seguito di accumuli e penali, diventano debiti esorbitanti.

Nelle ipotesi più estreme la conseguenza è l’ipoteca sulla casa ma ci sono stati anche casi, al limite della legalità, di immobili messi all’asta all’insaputa dei proprietari. Spesso gli utenti, spinti in una sorta di ricatto psicologico, a pagare in fretta nel timore di ritorsioni di questo tipo, tralasciano di approfondire l’iter che ha portato il debito a lievitare a dismisura.

La sensazione diffusa tra i cittadini è che gli operatori di queste agenzie di recupero siano istruiti a “minacciare” (ma sempre in maniera diplomatica) gli utenti ma molto raramente siano poi veramente preparati sulle spiegazioni tecniche da fornire per illustrare nel dettaglio la storia del credito (che dovrebbe invece essere un diritto dell’utente). La conseguenza è spesso pagare senza capire il perché una certa cifra sia dovuta, pagare senza la sicurezza che sia effettivamente la cosa giusta ma solo per evitare di vedere la propria casa pignorata o in generale di vedersi convocati in tribunale. Questo genera inevitabilmente malcontento diffuso e insofferenza.

Le agenzie di recupero crediti si difendono facendo appello all’art. 1260 c.c. che legittima la trasmissione del credito entro i termini della legalità. Il dato di fatto innegabile è che, complice la crisi economica che rende sempre più difficile il pagamento puntuale delle fatture, queste società si siano moltiplicate negli ultimi tempi registrando fatturati in continua crescita.


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