Questo è il prezzo fissato in virtù del tentativo di vendita di uno dei resort più interessanti ed importanti della città di Maranello. Dopo il fallimento sia della proprietà che della società a cui era stato affittato l’intero complesso, la situazione si è complicata.
Le domande saranno presentate entro il 26 giugno, mentre il giorno successivo si andrà a procedere all’apertura delle buste. C’era stata un’asta un mese fa, con un rilancio rispetto l’offerta dei primi tempi che aveva fatto saltare il tutto. Adesso il momento clou potrebbe portare ad una svolta decisiva.
Chi si occuperà della gestione, infatti, lo dovrà fare per i prossimi nove anni, ad un prezzo di affitto fissato per la prima annata in 200mila euro rispetto un fatturato annuo che è di circa un milione e 200mila euro. Allo stesso tempo la nuova società che rileverà la gestione si sta impegnando anche ad acquistare l’immobile quando il suo valore scenderà sotto i tre milioni di euro e comunque non prima del 31 dicembre 2015. Perché, assieme all’asta per la gestione, va quella per la cessione dell’intera struttura muraria, promossa da Cassa di Risparmio di Bologna, con l’intervento di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Sedicibanca e Sistem Costruzioni.
L’edificio si compone di: l’hotel, il residence e il centro congressi. Fino a quel momento, nelle 12 aste convocate - l’ultima delle quali partiva da 3,8 milioni - nessuno aveva portato avanti una proposta interessante e così il giudice ed il curatore fallimentare si apprestano a bandire la tredicesima proposta.
Ma nel mare magnum del Maranello Palace c’è un’ulteriore discriminante, magari ridotta rispetto alla portata milionaria dell’affare: gli abusi edilizi eventualmente da sanare. Il Comune li ha infatti trovati nel 2010 e nel contratto è prevista proprio una clausola al riguardo che solleva l’affittuario, dandogli comunque la possibilità di intervenire.
C’è infine, seppur a livello occupazionale diventa priorità, il tema dei dipendenti. Si ricorderà come nel 2010, in occasione del fallimento della Ares - la società che nel 2008 affittò dalla Maranello Palace spa (fallita nel 2009) la gestione dell’hotel e poi subentrò, nel 2009, anche all’affitto dell’immobile alla Dafram (altra società dello stesso amministratore). Furono in 14 a perdere il lavoro. In 11, grazie all’intervento di Franco Leone, in quel momento nominato curatore fallimentare dal tribunale, vennero riassunti e tuttora si occupano del preciso e professionale funzionamento dell’intera struttura ricettiva. Ci lavorano in 15, ricevono con regolarità lo stipendio e anche tra loro c’è curiosità per capire chi possa essere il futuro gestore dell’hotel.
Questa l’affermazione proveniente dal Palace:”Il tribunale di Modena ha dimostrato in questi anni una serietà a cui purtroppo non eravamo più abituati. Attendiamo con ansia il 27 giugno per conoscere l’eventuale affidatario della gestione”.