Bancarotta

Bancarotta dei trasporti per la Regione Basilicata


A Potenza si parla di dissesto finanziario, impossibilità a procedere, stipendi da marzo in poi impossibili da pagare. Trasporti, ferrovie e trasporto su gomma versa lo stato di crisi. La Regione Basilicata non paga quanto richiesto nei vari contratti di servizio dall’inizio 2013 fino ad oggi.

Si parla di circa 100 milioni. E se non si trovano soluzioni, il sistema dei trasporti potrebbe chiudere entro il 15 aprile.

Il problema è stato discusso in una riunione congiunta dei piani alti del trasporto regionali.

Presenti l’Anav, l’organizzazione che in Basilicata tra gli associati ha Cotrab e Sita Sud, la divisione regionale di Trenitalia rappresentata da Luciano Iavarone, le Fal e l’Asstra, ovvero l’associazione trasporti. Per rappresentare le ferrovie Appulo Lucane e l’associazione c’era, Matteo Colamussi, numero 1 delle Appulo Lucane, presidente del consiglio nel Comune di Rutigliano in quota Pdl, nonché rappresentate dell’associazione trasporti. Insieme a loro c’erano anche le rappresentanze sindacali di Cigl, Cisl e Uil.

La Regione, nonostante i contratti stipulati in primis con Trenitalia, non paga o lo fa con estremo ritardo. Ma in questo caso, non risultano pagati i corrispettivi relativi all’intero esercizio 2013 e quelli relativi ai trascorsi mesi del 2014 e che, pertanto, il sistema delle aziende di trasporto vanta nei confronti della Regione un credito pari a circa 100milioni di euro.

Il servizio, stando al documento sindacale, viene comunque erogato, nonostante i costi di esercizio per pagare stipendi e fornitori.

Eppure il servizio viene erogato, nonostante ritardi e lamentele, tutto, stando al documento sindacale, a carico delle aziende che fanno ricorso agli anticipi dei costi di esercizio per pagare stipendi e fornitori. Tutto ciò sta andando avanti da più di un anno. Potrebbero, poi, esserci altri problemi. Come ad esempio, non si potranno pagare gli stipendi ai dipendenti su vari livelli, come sta già accadendo. L’intenzione è quella di diffidare la Regione, finire in tribunale ed attentare alle casse della regione.

Il problema, però, è diventato davvero serio. Bisogna pensare soltanto agli associati Anav (tra i tanti: Cotrab, Sita Sud, Chiruzzi, De Angelis Bus) ai quali vanno corrisposti 40milioni di euro. Trenitalia va oltre i 30milioni di euro. La questione non è certo nuova, visto che della questione debitoria si è già parlato a più riprese a partire dalla soppressione di due treni in direzione Salerno. Se guardiamo al contratto di servizio, il quale scade a fine 2014, Trenitalia dovrebbe ricevere 27 milioni di euro all’anno, dei quali 20,5 a carico della Regione e il resto a carico dello Stato.

Così è sempre accaduto dal 2009 ma bisogna fare chiarezza su un aspetto. E’ il momento di capire che affidare quasi completamente la gestione dei trasporti alle Regioni è stato un grande sbaglio che per la Regione Basilicata potrebbe rivelarsi la fine di tante speranze.


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