Crisi Aziendali

Crisi e Covid, Mitsubishi dice addio al mercato europeo delle auto


Stop alle vendite di auto in Europa. Questa la drastica decisione assunta dai vertici di Mitsubishi. La casa giapponese, asse di minoranza dell'alleanza Renault Nissan, abbandona il mercato europeo a seguito di vendite in picchiata e bilanci fortemente in rosso, con perdite stimate per il 2021 in un miliardo di euro, mentre per l'anno in corso il rosso toccherà quota 2,9 miliardi. Nel 2019 i modelli Mitsubishi non hanno raggiunto l’1% delle vendite nel Vecchio Continente, fermandosi allo 0,9%. La casa nipponica ha quindi scelto di non introdurre nuovi modelli in Europa e di proseguire sino al prossimo anno con la commercializzazione solo delle vetture attualmente importate e fino alla fine del loro ciclo di vita. Questa soluzione arriva ad un anno dall'avvio di una corposa ristrutturazione che prevedeva, da parte di Mitsubishi, la volontà di assumere il controllo diretto delle vendite in Europa. Tutto vanificato dalla pandemia Covid-19 che ha fermato il mercato delle auto per tre mesi, accentuando la già profonda crisi del costruttore nipponico che ora si aspetta un rosso di 360 miliardi di yen per l'esercizio fiscale in corso, circa 2,9 miliardi di euro, superiore a quello registrato nel 2004, pari a 475 miliardi di yen, quando Mitsubishi fu costretta a richiamare centinaia di migliaia di modelli difettosi, con costi inattesi ovviamente saliti alle stelle. "Stiamo affrontando una crisi che non ha precedenti nel settore delle quattro ruote per via della pandemia su scala globale”, ha detto l'amministratore delegato della casa auto, Kato Takao, annunciando poi una riduzione dei costi operativi del 20% oltre al congelamento delle nuove assunzioni. Il costruttore auto ha aggiunto che intende concentrare le sue attività sui paesi del Sud-est asiatico, l'area geografica considerata il mercato principale. All'annuncio ha fatto seguito un pesantissimo tonfo in Borsa da parte del titolo, con le azioni di Mitsubishi Motors crollate del 12,6%. Il gruppo dell'automotive ha riferito che le vendite nei Paesi del sud-est asiatico, che normalmente rappresentano un quarto di quelle globali, sono precipitate di quasi il 70% per risalire a un più contenuto calo del 17% tra aprile e giugno. Nell’ottica di riduzione dei costi verrà rivista anche l'intera gamma con l’uscita di scena del Pajero, uno dei modelli di fuoristrada più apprezzati dagli estimatori del segmento, nonché la chiusura della fabbrica giapponese dove viene prodotto.


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