Gli ultimi dati sull'andamento delleaste immobiliariconfermano l'evoluzione - ben nota in concomitanti statistiche - delle "sofferenze" e delle conseguenti aste, denotando altresì una forte relazione tra le prime e le seconde. Più nel dettaglio, si rileva come lesofferenzecreditiziesiano cresciute del 131,07% tra il 2008 e il 2014, arrivando a pesare 232,78 miliardi di euro, 170 miliardi di euro dei quali daprocedurebancarie(+ 282,02%). Nello stesso periodo, gli impieghi bancari sono invece cresciuti di "soli" 18,64 punti percentuali, mentre i finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione sono aumentati del 24,69%. Proporzioni che manifestano il progressivo e rapido deterioramento del credito bancario, fino al raggiungimento dell'attuale picco di preoccupazione delle sofferenze da parte degli istituti di natura finanziaria, tra i privati e le imprese. Una situazione esplosiva, che non può che aver avuto dei riflessi importanti anche sul fronte dellevendite in aste immobiliare, cresciute del 57,94% rispetto al 2011, fino a sfiorare la quota delle 80 mila operazioni (il 64,13% delle quali, su immobili di natura residenziale). Per quanto attiene la ripartizione geografica delleaste immobiliari, la regione maggiormente coinvolta dal fenomeno è la Lombardia, con 14.216 operazioni, e una "leadership" (per quanto ben poco invidiabile) confermata dunque rispetto ai dati 2011 (7.472 operazioni). Nel podio delle regioni con il maggior numero di aste immobiliari per procedura di tentata vendita di un immobile, figurano ancora la Sicilia (9.409 operazioni, contro le 6.030 operazioni del 2011) e il Lazio (8.958 operazioni, contro le 7.054 operazioni del 2011). Questo l'elenco completo (tra parentesi le operazioni determinate dalla rilevazione del 2011):
- Lombardia: 14.216 (7.472)
- Sicilia: 9.409 (6.030)
- Lazio: 8.958 (7.054)
- Puglia: 6.226 (5.513)
- Piemonte: 5.907 (4.912)
- Veneto: 5.765 (1.856)
- Campania: 5.250 (3.242)
- Toscana: 5.106 (2.424)
- Calabria: 3.841 (2.207)
- Sardegna: 2.713 (2.432)
- Abruzzo: 2.335 (1.245)
- Emilia Romagna: 2.286 (1.767)
- Marche: 2.204 (1.098)
- Umbria: 1.265 (291)
- Friuli Venezia Giulia: 1.116 (1.200)
- Liguria: 1.116 (726)
- Trentino Alto Adige: 759 (511)
- Basilicata: 604 (334)
- Molise: 477 (513)
- Valle d'Aosta: 122 (158)
Sulla base di quanto precede, leaste immobiliarisono equilibratamente suddivise in marco aree geografiche di riferimento, con il Nord Ovest in grado di assorbire una quota del 26,81%, davanti a Sud Italia (23,51%), Centro Italia (22,01%), Isole (15,21%), Nord Est (12,46%). Per quanto attiene le statistiche delleaste immobiliariper oggetto di vendita forzata, come già anticipato il 64,13% delle operazioni ha riguardato il comparto residenziale; il comparto commerciale ha invece riguardato il 9,01% delle operazioni, mentre quello industriale (o affine) il 4,42%. Il rimanente 22,44% è invece suddiviso tra gli altri comparti. Infine, analizzando in maniera sinergica le tabelle statistiche di cui sopra, emerge come il Nord Ovest sia la macro area geografica di riferimento in cui il peso del residenziale è maggiore (73,18% di tutte le operazioni). È invece nelle Isole il peso maggiore del comparto commerciale, con assorbimento del 13,35%. Per quanto attiene infine il comparto industriale, il Nord Est rappresenta le quote relative di maggiore preminenza, con il 5,78%.