Il calendario delle aste autunnali italiane sta per entrare nel vivo, e anche Sotheby’s sta muovendo le proprie straordinarie proposte nella sua sede italiana. Il 23 e il 24 novembre prossimi, a Milano, a Palazzo Serbelloni, si terrà infatti l’asta stagionale di arte moderna e contemporanea. Ma quali sono i principali pezzi di pregio all’interno dell’evento?
Sebbene sia un avvenimento ricco ed eterogeneo, sono tre i capolavori di arte moderna che spiccano sul catalogo: un Close Up (Le Sofà) del 1968 di Domenico Gnoli, l’Attesa del 1957 a firma di Lucio Fontana, un Senza titolo di Tancredi, del 1963. I pezzi saranno battuti nell’asta serale del 23 novembre, all’interno di una sessione di 45 opere, parte integrante di un catalogo di 126 lotti.
Più nel dettaglio, Le Sofà di Domenico Gnoli è inserito nel lotto n.8 con una stima che oscilla tra 1,5 milioni di euro e 2 milioni di euro. Un’opera di straordinaria importanza per questo artista, morto nel 1970 con un ventaglio di 300 opere. Realizzata nel 1968, esposta nel 1969 nella prima mostra newyorkese alla Sidney Janis Gallery, è un’opera dalla qualità straordinaria, che non mancherà di attirare collezionisti da tutto il mondo.
Nel lotto n. 18 ci sarà invece spazio per Senza titolo, di Tancredi. Realizzato nel 1963 con tecnica mista, la tela ha una stima tra i 200 e i 300 mila euro ed è uno dei massimi esempi qualitativi delle capacità di Tancredi. Il terzo dei pilastri dell’evento che sopra abbiamo ricordato è invece il lotto n. 27, l’Attesa del 1957 firmata da Lucio Fontana. Un lavoro di grande importanza nella produzione dell’artista, per un’opera piuttosto rara, presentata con una stima tra gli 800 mila euro e 1,2 milioni di euro.
Come intuibile, non sono solamente queste le opere di grandissimo spessore che verranno battute all’asta nella 2-giorni milanese di Sotheby’s. Tra le realizzazioni che potrebbero catturare con maggiore vivacità l’interesse di collezionisti italiani e internazionali c’è ad esempio l’Angelo Ribelle di Osvaldo Licini, al lotto n. 14, presentato con una stima tra i 120 mila e i 180 mila euro, o ancora la Mirror Sied di Salvatore Scarpitta, al lotto n. 37, con una stima tra gli 80 mila euro e i 120 mila euro. Nel lotto n. 11 c’è posto per Spazio anche più che tempo di Carlo Rama, con stima tra i 25 mila euro e i 35 mila euro, e per Alma (a destra) ricama nel rosso vestita di rosso, nel lotto n. 5, di Emilio Isgrò, con una stima tra i 50 e i 60 mila euro.
Ulteriormente, tra le stime di maggior spessore c’è un gruppo di 2 Cellotex di Alberto Burri del 1983, ai lotti 21-22, con stima tra i 350 mila euro e i 450 mila euro, o ancora Nero MI n. 5 dello stesso autore, al lotto n.23, con stima tra i 400 mila euro e i 500 mila euro.
L’appuntamento è per il 23 e il 24 novembre prossimi.