Si è recentemente aperta la Fiera Auto e Moto dEpoca di Padova e, come da attese, Historica Selecta ha presentato il catalogo aggiornato delle aste relative alle automobili da collezione, opera annuale di Adolfo Orsi e Raffaele Gazzi, in collaborazione con il Credit Suisse. Loccasione è stata naturalmente utile sottolineava il quotidiano Il Sole 24 Ore, che ha dedicato buono spazio allevento per poter verificare levoluzione delle quotazioni delle auto da collezione, rilevando alcune tendenze di fondo che potrebbero essere utili nei confronti degli appassionati.
Cresce lattenzione per le vetture anni 80/90
Tra le principali tendenze emerse, una delle più interessanti è probabilmente denotata dallincremento di interesse per le auto costruite dalla metà degli anni 80 alla fine degli anni 90 e che, se in condizioni giudicate impeccabili, possono assicurare delle quotazioni crescenti. Il merito dellesplosione di tale nuova tendenza è probabilmente da ricercarsi nel consueto e inevitabile ricambio generazionale dei collezionisti: una delle motivazioni di acquisto più forti per questa categoria di vetture è infatti il desiderio di possedere una vettura che allepoca si riteneva inaccessibile, e che oggi si vuole invece far propria per colmare le proprie ambizioni e i propri ricordi.
Non tradiscono le vetture top
Naturalmente, non di sole vetture di anni 80/90 vivono i collezionisti. E, pertanto, potrebbe far piacere notare come stia resistendo su ottime quotazioni la nicchia delle vetture da altissimo collezionismo, dove ad avere la meglio sono le Ferrari e le Bugatti, il cui appeal internazionale non mostra alcun segno di cedimento. A dimostrazione di ciò, si noti come nel 2016 si sia raggiunta la quotazione record in euro per una vettura venduta allasta: 32milioni e 75.200 euro per la Ferrari 335 S seconda alla Mille Miglia del 1957, e guidata dal campione tedesco Wolfgang Von Trips dietro identico modello, ma guidato da Piero Taruffi.
Porsche 356 SC Cabriolet del 1964
Lo stesso quotidiano economico finanziario si è poi soffermato su quello che è stato definito il caso della stagione, ovvero la Porsche 356 SC Cabriolet del 1964 appartenuta allartista Janis Joplin e verniciata con motivi hippy tipici dellepoca. La stima di asta era compresa tra i 400mila ed i 600mila dollari, ma la vettura è stata poi aggiudicata per una cifra praticamente tripla, 1 milione 760mila dollari. Una conferma su unaltra tendenza in corso di appagamento: il fatto che moltissimi collezionisti di prima fascia siano sempre più attratti dallesclusività del modello, abbandonando invece il ricorso a dedicarsi ad aste di vetture più tradizionali, il cui valore, pur elevato in termini assoluti, si sta gradualmente ridimensionando, anche in proporzione con la diffusione di tali modelli di pregio.