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Aste a Genova, fatturato record per Cambi


È stato un anno da record per la casa d'aste Cambi, punto di riferimento per le aste a Genova (ma non solo) e in grado di concludere il recente 2016 con delle cifre che confermano l'interesse per il settore anche nel capoluogo ligure, capace di attirare collezionisti e investitori da ogni parte del mondo. Il fatturato 2016 è di fatti salito del 3% rispetto ai buoni livelli del 2015, che tuttavia erano stati influenzati dalla vendita di una porcellana cinese a 2,4 milioni di euro: nel 2016 il giro d'affari è stato distribuito in maniera molto più uniforme, garantendo una soddisfazione ancora maggiore per l'operatore.

L'andamento per settore

Per quanto concerne i dati consuntivi per settori, l’antiquariato in genere (arredi, tappeti, maioliche, argenti, ecc.) è stato in grado di assorbire il 27 per cento del fatturato totale, per un totale di 5.184.000 euro. A seguire il settore dei dipinti antichi, con 3.589.000 euro e, quindi, quello dell’arte orientale con 3 milioni e 412 mila euro.

Crescono i clienti stranieri

Si noti altresì come stiano ancora aumentando i clienti, principalmente stranieri e, soprattutto, da Cina e dal Regno Unito, mentre gli Stati Uniti e la Francia si equivalgono. Nel corso del 2016 la partecipazione straniera è stata del 27 per cento rispetto ai lotti venduti e del 53 per cento se confrontata al valore dei pezzi in asta.

La maggior parte degli ordini avviene per telefono

Come peraltro avviene per le principali case d’aste internazionali, la maggior parte degli scambi è avvenuta attraverso il telefono (con un peso sul totale pari al 51 per cento), sebbene sia innegabile che l'online stia acquistando terreno, piazzandosi oramai al terzo posto tra i canali più utilizzati con il 16 per cento, 8 punti dietro le offerte di sala ferme al 24 per cento.

Aumenta il numero di aste

Nel corso del 2016 le aste sono state 39 in totale (e di queste solo 4 on line) con una crescita di 11 eventi rispetto alle 28 (una sola on line) del 2015.

Pezzi da record

Per quanto concerne gli elementi più pregiati, nel 2016 da Cambi è stato venduto il prezzo più alto mai pagato per un mobile in Italia, l’Altare in legno huanghuali, Cina, Dinastia Qink, XIX secolo, per 600 mila euro. Tra gli altri pezzi più pregiati, il vaso di vetro “Mosaico Tessuto” di Paolo Venini, aggiudicato a 250 mila euro. Altri record hanno riguardato Rossello di Jacopo Franchi, pittore fiorentino quattrocentesco, con la sua tempera su fondo oro “Madonna dell’Umiltà”, aggiudicata per oltre 310 mila euro. Infine, la coppia di tempere su carta del Canaletto è andata in offerta per 560.500 euro.


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