Alessandria, il teatro Comunale rischia di finire all'asta

Le grandi difficoltà economiche di Aspal, l'azienda Servizi e Progetti partecipata al 100% dal Comune di Alessandria e in liquidazione ormai da oltre sei anni proprio per via dei debiti contratti con l'ente controllante, pari ad almeno sette milioni di euro, rischiano di far finire all'asta il Teatro Comunale (chiuso ormai da anni e in stato di degrado). Nei giorni scorsi, davanti al Tribunale, il curatore-liquidatore della società ha presentato richiesta di concordato stoppando per il momento il pericolo di vendita al miglior offerente per la 'casa della cultura' cittadina, della quale Aspal possiede il diritto di superficie sino al 2029. L'azienda, che si occupava della riscossione di alcuni tributi per conto dell'amministrazione comunale e che gestiva anche lo stesso teatro, oltre a ristorazione, affissioni, farmacie, era finita nella bufera alcuni anni fa quando, alla luce del passivo di bilancio, la procura aveva aperto un'inchiesta che avrebbe messo in luce mancati versamenti all'ente pubblico controllante. Si era poi giunti alla liquidazione della partecipata e, proprio pochi giorni fa, all'udienza terminata con la richiesta di concordato, avallata anche dal Pm e ora tra le mani del giudice che dovrà decidere dell'ammissione alla procedura. In caso di via libera, Aspal avrà tempo 60 giorni, prorogabili di altri sessanta, per presentare un piano di concordato credibile e soprattutto basato sull’accordo con i creditori, o meglio, con il creditore che altro non è che il Comune e quindi qualsiasi intesa è comunque legata a doppio filo all'ok del Consiglio comunale. Ovviamente l'ente pubblico ha tutto l'interesse di agevolare la strada che porta al concordato poiché, dietro l'angolo, c'è il rischio di un fallimento che diluirebbe i tempi e di molto con il pericolo di ulteriore degrado strutturale per il Teatro e con la vendita all'asta che, a quel punto, diventerebbe inevitabile. Una mano all'amministrazione alessandrina, perlomeno utile a consentire al Comune di tornare in possesso del diritto di superficie del teatro, dovrebbe arrivare dai recenti Decreti 'Crescita' e 'Rilancio' nei quali sono previste risorse fresche per rigenerare i luoghi della cultura.