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Asta di aggiudicazione De Tomaso


Stiamo parlando di due milioni di euro. La holding è di proprietà anche della scuderia Lotus di Formula Uno. Il piano prevede 360 assunzioni da fare entro il 2021. La Fiom parla di: "Soluzione positiva". La Regione affermerebbe: "Pronti a fare la nostra parte"

Ecco cosa è accaduto con l'acquisizione della De Tomaso

La cordata svizzero-lussemburgese L3 Holding si è aggiudicata l'asta per De Tomaso. Si parla di una cifra che è pari a due milioni e cinquanta mila euro l'asta.

La gara è stata aperta dal giudice Giovanna Dominici presso il tribunale civile di Torino

Quando è stata aperta la gara al tribunale civile di Torino, il giudice Giovanna Dominici aveva palesato con estrema chiarezza le due offerte che andavano a superare quella dei cinesi di Ideal Team che era risultata aggiudicataria della precedente asta provvisoria con 510 mila euro, meno di un quarto della cifra che è stata presa oggi. Nello spazio temporale concesso dal tribunale per la presentazione di nuove proposte migliorative L3 Holding aveva rilanciato con 570 mila euro, ma si era fatta viva anche la società italiana Eos con 580 mila euro.
La terza offerta, messa avanti dal legale rappresentante Stefano Macagnani non si basava su un piano industriale, ma prevedeva l'acquisto dei marchi della carrozzeria di Grugliasco, così come per i cinesi. L'unico ad avere preparato un progetto articolato per riavviare la produzione di auto, la quale ha al suo interno circa 360 assunzioni tra il 2017 e il 2021 - era stato il gruppo europeo, che è stato poi l'aggiudicatario dell'asta, e che appartiene anche alla squadra Lotus di Formula 1.
Il risultato raggiunto è fondamentale. Il curatore fallimentare Enrico Stasi e i lavoratori, sono stupiti, sia perché è partito in modo notevole l'incasso a favore dei creditori, sia perché i vincitori della gara sono anche gli unici che hanno mostrato un reale interesse nel non acquistare solo il prestigio di un nome storico, ma anche nel voler tornare ad investire su vetture sportive. Probabilmente ciò non accadrà nel vecchio stabilimento della De Tomaso, che è ormai da considerarsi obsoleto per i nuovi proprietari,ma probabilmente all'interno dell'area Torinese.

I commenti provenienti direttamente dalla Fiom Cgil e Fismic sembrano voler credere ad un bilancio, ormai, positivo della vicenda

"L'esito dell'asta è tutto sommato positivo, anche se i tempi prospettati sono molto lunghi. Ora ci aspettiamo che la cordata che ha vinto incontri i sindacati", spiega Benedetto Termine della Fismic. "È positivo che chi abbia vinto la gara abbia almeno un'ipotesi di piano industriale: questo consentirà ai lavoratori e al sindacato di avere un interlocutore per verificare le caratteristiche e i contenuti del piano stesso. Sarà però decisivo il ruolo delle istituzioni, a partire dalla Regione", dicono Vittorio De Martino e Federico Bellono della Fiom-Cgil.

La parola passa agli assessori De Santis e Pentenero, nonché al governatore Chiamparino

Il governatore Sergio Chiamparino e gli assessori al Lavoro Gianni Pentenero e alle Attività produttive Giuseppina De Santis ci tengono a fornire anche delle loro dichiarazioni: "E' l'esito migliore possibile, proprio perché l'offerta accompagnata dal piano industriale rafforza le prospettive occupazionali. L'offerta della società lussemburghese  è inoltre anche la conferma della presenza di un sistema di professionalità esistenti in Piemonte a cui all'estero, evidentemente, guardano ancora con interesse. Da questo punto di vista la Regione  si dichiara disponibile a interloquire con tutti coloro che intendono investire nel nostro territorio, mettendo a disposizione tutte le possibili forme di accompagnamento, cosa che avverrà sin da subito con L3 Holding, una volta completati gli atti formali di aggiudicazione".

Infine, delle dichiarazioni sono state rilasciate anche dall'assessore Porchietto, che ormai era impegnata nel seguire questa storia da un quadrienno

Sono parole di estrema gioia quelle del'ex assessore al Lavoro Claudia Porchietto, a tutt'oggi consigliere regionale di Fi, che ha seguito la storia negli ultimi quattro anni: "Oggi viene raccolto il frutto del nostro lavoro. Più volte avevo detto che per avere una proposta seria ci voleva tempo e così è stato. Le iniziative imprenditoriali serie non nascono né s’improvvisano in 15 giorni. Lo sanno bene i lavoratori che hanno subito sulle loro spalle la vicenda Rossignolo. Un plauso va a questi imprenditori, manager e ingegneri che hanno saputo dare sostanza alla loro offerta e trovare chi li sostenesse dal punto di vista finanziario. Ora confido che la Regione e l’assessorato al Lavoro continui a giocare in tutte le crisi quel ruolo da protagonista che ha svolto negli ultimi quattro anni".


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