La notizia è, finalmente, giunta dopo il quinto successo consecutivo del Bari nel posticipo al San Nicola con il Cittadella, e dopo che le due aste precedenti (del 18 aprile e del 12 maggio) erano andate deserte.
E’ stato pubblicato un hashtag #compratelabari per alcuni giorni è così diventato un travolgente web-tormentone che ha coinvolto con successo anche Lino Banfi, Renzo Arbore, Fiorello, Albano, Checco Zalone e Rocco Siffredi.
Sono arrivate alla cancelleria della fallimentare quattro buste con offerte (oltre a Paparesta, hanno gareggiato la AsBari 1908 di Rosati-Montemurro, la società Bari calcio 2014 di Antonio Cipollone e La Bari calcio 2014 di Francesco Izzo). L’asta di rialzo vede una base che è stata pari a due milioni e duecentomila euro. Subito dopo le prime battute Paparesta ha rilanciato con l’offerta di quattro milioni di euro, seguito a ruota da Cipollone. Infine arriva l’affondo, il quattordicesimo, quello determinante, per quattro milioni e ottocentomila euro, che ha chiuso i giochi con Paparesta esultante insieme ai suoi legali dello studio Trisorio Liuzzi.
“Un grande progetto per una grande piazza e per una grande tifoseria”, ha commentato Gianluca Paparesta nei corridoi del tribunale fallimentare, dopo aver stretto a sé, il padre Romeo, un ex arbitro, ha dunque riassunto i programmi futuri, dando appuntamento alla stipula finale per il passaggio di proprietà, previsto venerdì presso il notaio Francesco Petrera, sede nella quale ha promesso di svelare anche i nomi dei finanziatori dell’operazione.
Paparesta è riuscito ad effettuare, con tutto il suo staff di consulenti legali, il miracolo di assemblare nelle ultime frenetiche ore un insieme di investitori (italiani, secondo alcune indiscrezioni) che possono garantire non solo l’acquisto del club, ma anche l’iscrizione al prossimo campionato con le risorse necessarie a far fronte ad una campagna acquisti dignitosa.
Con tale epilogo legato all’asta giudiziaria, il Bari giunge ad un cambiamento dei titolari dopo trentasette anni: la famiglia Matarrese aveva comprato il sodalizio nel 1977 dal professor Angelo De Palo, e dal 2001 in poi il club era stato coinvolto in molteplici tentativi di cessione (tra arabi apparsi all’ultimo momento, l’ imprenditore americano Tim Barton e cordate locali fino alle aziende siderurgiche guidate da paolo Montemurro).
Il Bari attualmente è finito al sesto posto in classifica, in piena zona play off: a meno due giorni dalla fine con la nuova proprietà e la tifoseria festosa. E’ assente solo l’accesso alle finali per la promozione.