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Un diploma in fallimento per vincere la paura dell'errore


Al via il primo corso di formazione in fallimento 

‘Il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire’. Lo cantavano nel 1999 gli Afterhours, decani della musica indipendente made in Italy. Il verso di quella hit generazione che dava il titolo al loro ‘Non è per sempre’, terzo disco in lingua italiana della band capitanata dal carismatico Manuel Agnelli, oggi potrebbe diventare lo slogan della prima ‘Scuola di fallimento’ nazionale. Proprio su questo blog, nei mesi passati, vi avevamo raccontato del ‘museo dei fallimenti’ aperto in Svezia e dell’idea sbocciata in Emilia di dar vita ad un corso di formazione per insegnare ai giovani la cultura dell’errore e dell’insuccesso. 

La 'scuola' apre il 24 settembre a Formigine di Modena

Ebbene, dopo un primo progetto pilota che ha coinvolto in giugno decine di ragazzi di Modena, ora, sempre in Emilia e sempre in provincia di Modena, per la precisione a Formigine, parte il primo corso ufficiale dedicato all’insegnamento della cultura del fallimento, talmente carente oggi nel nostro Paese da compromettere spesso la crescita e lo sviluppo di nuove attività.

Iscrizioni riservate a giovani tra i 19 e 29 anni 

Da oggi, infatti, sono aperte le iscrizioni per partecipare alla ‘scuola’ che si rivolge ai ragazzi di età compresa tra 19 e 29 anni. L’iscrizione è gratuita ma a numero chiuso (20 posti). Per partecipare è sufficiente registrarsi inviando una mail a scuoladifallimento@playres.it Il corso di formazione si terrà il 24 Settembre negli spazi di “Hub in Villa” (via Sant’Antonio 4). L’iniziativa è ideata e organizzata da Play Res, associazione specializzata nell’attività formativa basata sul “gioco intelligente”, così come insegna la disciplina economica della Teoria dei giochi. Il corso nasce con l’obiettivo di offrire una cassetta degli attrezzi pratici e utili per sconfiggere la paura di fallire, che spesso condiziona la creatività e le capacità di esprimersi e innovare molto più di qualsiasi ostacolo reale. Per riuscire a vincere, infatti, bisogna innanzi tutto saper perdere, abbracciare l’errore e la sconfitta, analizzarli e farne tesoro. Attraverso il teatro, i giochi di ruolo, le simulazioni, le tecniche di coaching e mentoring, si affrontano i diversi step del “ciclo dell’errore”: la percezione del fallimento, l’analisi dell’errore, la consapevolezza, la sdrammatizzazione e la fiducia nel nuovo successo.


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