Pignoramenti

Anche a Rimini raddoppiano i pignoramenti


Anche l’Ivg di Rimini, l’istituto delle vendite giudiziarie del ministero di Giustizia, avente sede in via Clodia, è diventato un vero e proprio centro commerciale. Dalle scarpe all’abbigliamento, agli accessori, alle auto, all’elettronica, all’informatica, arredamento, navi, è possibile trovare davvero di tutto.

Si contano, infatti, oltre 200 procedure esecutive l’anno per diverse decine, centinaia di milioni di euro, provenienti dalle richieste di Equitalia o dei creditori.

L’ivg si occupa di beni mobili e delle procedure esecutive di Equitalia, nonché quelle che i curatori fallimentari non vogliono seguire personalmente.

Anche il riminese, soffre quindi, di una forte crisi. Basta pensare che rispetto all’anno precedente il numero delle aste è aumentato fortemente del 50%. Gli arredamenti e le automobili sono gli oggetti più venduti.

In passato le procedure riguardavano privati, come aziende, grossisti, dettaglianti, mancati pagamenti.

Si pignorano persino gli stipendi. Il giudice, generalmente fissa un quinto del totale, per poter riparare debiti a lungo termine. Ci sono, tuttavia i casi di srl che nascono per creare buchi e chiudere i battenti senza lasciare alcuna traccia. Gli uffici restano vuoti, non si trova assolutamente nulla. Anche nelle abitazioni, le case spesso non presentano beni di valore. Il tutto è sintomatico della crisi. Nonostante tutto, però, quel che resta continua ad essere sequestrato con l’ausilio di bracci, gru, furgoni. Ma la vendita effettiva dei beni sottoposti a pignoramento scarseggia. Le aste, spesso, diminuiscono il prezzo al di sotto del 50% e pensare che i beni sequestrati sono la conseguenza delle cartelle esattoriali non pagate ad Equitalia: dall’Inps all’Iva, alle multe e sanzioni.


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