Sono allo studio infatti nuove norme per codificare i fallimenti individuali, quelli delle persone fisiche, e la creazione di strutture ad hoc che potrebbero occuparsi della risoluzione degli stessi. L'accompagnamento ai fallimenti individuali del consumatore – cittadino consentirebbe la ristrutturazione del debito con il fisco, e quindi una diversa rateazione, e potrebbe evitare pignoramenti.
Questo è quanto pensa il Premier Monti che si dice fiducioso per il bene del paese e dei cittadini italiani. Non sono dello stesso avviso gli italiani e le associazioni dei consumatori, che sollevano un polverone ancor prima che inizi il subbuglio generale. Gli stessi presidenti di Federconsumatori ed Adusbef sono scesi in prima linea dichiarandosi da subito contrari alla probabile riforma sui fallimenti individuali e portando come linea difensiva il fatto che è contro ogni valore etico trattare il cittadino alla stregua di un’impresa, fatto questo che potrebbe essere l’ennesima conferma di leggi sempre più a favore del creditore e che non pongono tutela alcuna in favore del cittadino colpito dalla grave crisi economica che investe l’Italia nell’ultimo periodo.