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All'asta un Canaletto da 1.2 milioni di euro


Un Canaletto da 1.2 milioni di euro all'asta a Firenze

Il 28 settembre presso la Pandolfini, storica casa d'aste di Firenze, è stato possibile acquistare un Canaletto. Infatti il Palazzo Ramirez - Montalvo ha ospitato le opere del catalogo Arte a Venezia tra XVI e XVIII secolo dal 22 al 27 settembre. Un'occasione che ha dato accesso alla meraviglia di una esclusiva selezione di opere. Al termine del periodo di esposizione le opere sono andate all'asta.

La location e la casa d'aste

Nella splendida cornice del Palazzo Ramirez - Montalvo i visitatori hanno potuto ammirare opere di artisti o luoghi veneziani che risalgono al 1500 e al 1600. Il prestigioso palazzo cinquecentesco inoltre ha una storia suggestiva. Attira l'attenzione di chi passi per Borgo Albizi, a Firenze, per la sua imponenza. Ma la sua storia lo arricchisce di fascino. La dimora fu infatti donata dal Gran Duca Cosimo I al cameriere spagnolo Ramirez De Montalvo. Una donazione giustificata dalla devozione con cui egli servì la sua padrona, consorte del Granduca. Il palazzo in aggiunta ospitò nei secoli a venire figure autorevoli, tra cui l'illustre archeologo tedesco del Settecento Johann Joachim Winckelmann. Inoltre attualmente il Palazzo ospita la casa d'aste Pandolfini, rinomata per una tradizione che affonda le radici nel 1924.

La collezione

Il catalogo proposto per la mostra a cui è seguita l'asta è disponibile sul sito della casa d'aste Pandolfini. La mostra ha ospitato dipinti di autorevoli pittori come Tiziano, Tintoretto e Tiepolo. Protagonista esclusivo però è stato il Canaletto. Il Canaletto all'asta è stato in buona compagnia, con Ritratto di gentiluomo del Tintoretto e i paesaggi veneziani del Marieschi. Dopo un periodo di inattività la casa d'aste Pandolfini ricomincia in grande stile.

L'asta del Canaletto da Pandolfini a Firenze

Pandolfini ha proposto all’asta, nella sua sede di Firenze, la suggestiva opera del Canaletto. La veduta del bacino di San Marco dalla Riva degli Schiavoni è un olio su tela realizzato dal Canaletto e stimato intorno ai 1200 milioni di euro. L’asta ha avuto luogo il 28 settembre 2022. E' stato possibile assistere senza alcun impegno di acquisto per i lotti. Per chi invece era presente alla battuta di vendita del Canaletto, si è seguito un ordine progressivo. I lotti quindi sono stati proposti nel numero di 100 circa l’ora secondo l’ordine del catalogo. Per una proposta di offerta occorreva partecipare in presenza all’asta o compilare apposito modulo sul sito attraverso il quale fare poi un'offerta. Nel caso in cui non si potesse essere presenti, la casa d’aste Pandolfini ha offerto anche l’opportunità di essere chiamati telefonicamente. E' stato sufficiente, infatti, inoltrare richiesta scritta entro le 12 della giornata dell'asta per accedere a questo servizio gratuito.

La proposta di acquisto

Una volta avuto accesso all’asta si viene a conoscenza di come procedono i prezzi. In genere infatti si parte da un prezzo inferiore rispetto al valore presente sul catalogo. Si procede poi con rilanci del 10% progressivamente. Un lotto aggiudicato deve essere ritirato a conclusione dell'asta. Altrimenti verrà addebitato un costo di magazzino pari a 26 euro settimanali. I pagamenti possono essere effettuati, anche il giorno dopo l'asta, in diverse forme: in contanti secondo i limiti di legge correnti assegno circolare non trasferibile o assegno bancario previo accordo bonifico bancario.

Il canaletto all'asta

Ha attirato peraltro l'attenzione tra i pezzi esposti l'opera di Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto. L'opera è realizzata con pittura a olio su tela di 57,5x102,8. Rappresenta una veduta del bacino di San Marco dalla Riva degli Schiavoni. Un dipinto riservato a aste importanti. Questo soggetto fu peraltro dipinto da Canaletto in diverse varianti, prima del suo viaggio in Inghilterra. Due di queste varianti furono acquistate dalla Pinacoteca di Brera nel 1828. L'artista veneziano rappresenta una Venezia immersa in un'atmosfera sfuggente. Ci sono i palazzi che riflettono la loro immagine nell'acqua della laguna. Si distingue poi nella scena da sinistra la Chiesa di San Giorgio Maggiore e l’isola della Giudecca su cui domina la chiesa del Redentore e quella di San Giacomo, oggi non più presente. Procedendo dunque con lo sguardo verso il centro la Punta della Dogana che ospita la chiesa della Salute. La chiesa della Pietà inoltre a uno sguardo attento appare con la facciata non terminata. Questo è infatti un indizio cronologico importante, perché fu compiuta solo nel 1906. Inoltre vediamo il Palazzo Ducale che si staglia sugli altri, come la colonna che sorregge la statua di San Teodoro e il campanile della Basilica di San Marco. Tra i dettagli poi dei palazzi si muovono diversi personaggi che tradiscono l'epoca che fu. I gondolieri, viaggiatori in attesa, donne di passaggio. La rappresentazione è dominata da una luce che taglia il cielo scuro e nuvoloso, piccole luci bianche nei dettagli dei vestiti e delle vele delle imbarcazioni ravvivano l'atmosfera uggiosa. Questo inestimabile dipinto è stato battuto all'asta per la cifra di 1.2 milioni di euro.

image via Wikicommons


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