Crisi Aziendali

Alitalia, 3 offerte e 20mila famiglie in attesa


Sul tavolo dei Commissari sono piovute all'ultimo tre manifestazioni d'interesse firmate Lufthansa, EasyJet e Wizz Air. In attesa che decolli un governo si valutano le varie opzioni

Il colpo di scena è arrivato ieri sera. Sul filo di lana sono arrivate sul tavolo dei Commissari ben tre offerte per Alitalia. Ad annunciarlo la stessa compagnia in un comunicato stampa. “Sono tre le offerte recapitate presso lo studio notarile associato Atlante Cerasi di Roma - recita la nota -. I Commissari Straordinari di Alitalia procederanno nei prossimi giorni all'esame delle stesse”. La partita si riapre e in gioco ci sono ora non solo Lufthansa, ma anche easyJet e Wizz Air. Nessuno si aspettava l'entrata a gamba tesa della compagnia low cost ungherese. Nei mesi scorsi il vettore aveva sottolineato l’interesse per Alitalia, ma forse non molti avrebbero scommesso sulla presentazione di un’offerta. Per quanto riguarda gli altri due pretendenti, mentre Lufthansa corre da sola, easyJet si presenterebbe con una cordata simile a quella prospettata negli scorsi mesi: insieme alla low cost ci sarebbero anche Delta e il fondo statunitense Cerberus. Non è della partita, invece, Air France-Klm (che in precedenza era stata indicata come componente della cordata): con una nota, il vettore francese ha fatto sapere che "Air France-Klm non ha in programma di acquisire una quota di Alitalia". “EasyJet, come parte di un consorzio, ha presentato una nuova manifestazione di interesse nell’ambito della Procedura di amministrazione di Alitalia, in linea con la strategia per l’Italia - dice la low cost in uno statement -. Data la natura del processo, il contenuto dell’offerta rimane confidenziale. Non vi è certezza ad oggi che verrà raggiunto alcun accordo e forniremo un ulteriore aggiornamento sul processo se e quando appropriato. Adesso tocca ai commissari passare all’analisi delle offerte. Oggi i Commissari hanno incontrato il Ministero dello Sviluppo economico e dei Trasporti. A quanto pare la vendita, nonostante le offerte, non si chiuderà più il 30 aprile. Dovrebbe infatti arrivare in tempi brevi un decreto che dilata ad ottobre i tempi di analisi delle offerte, una mossa funzionale anche alla verifica del piano dell'eventuale vincitore da parte del futuro governo. Sempre che un nuovo governo decolli rapidamente. 


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