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Aerdorica è salva, l'aeroporto delle Marche riparte


Il tribunale di Ancona ha dato l'ok al decreto di omologa del concordato. Ora il 'Raffello Sanzio' di Falconara può tornare operativo

Aerdorica è salva dal fallimento. Il tribunale di Ancona ha dato l'ok al decreto di omologa del concordato, decisivo al fine di far ripartire l'aeroporto delle Marche, il Raffello Sanzio di Falconara. Adesso di apre lo sviluppo dello scalo. "La procedura di fallimento è finalmente chiusa - il commento del presidente della Regione Luca Ceriscioli - ora possiamo lavorare allo sviluppo dell'infrastruttura". Dopo l'udienza del 13 giugno scorso, il collegio dei giudici, si era riservato la decisione sul concordato di fatto già avvallato dai principali creditori e dai commissari giudiziali. Ora si attende l'ingresso di Njord Partners, tramite la controllata Njord Adreanna che diventerà azionista di maggioranza della società di gestione dello scalo. L'istanza di fallimento per Aerdorica era stata avanzata dalla Procura di Ancona nel gennaio 2017. "Dopo due anni - prosegue il governatore Ceriscioli - il nostro aeroporto, infrastruttura strategica per tutte le Marche, ritorna ad avere una prospettiva piena di sviluppo che poggia su un solido piano di ristrutturazione. L’aeroporto ora guarda al futuro con grande fiducia". Il Presidente della Regione ricorda poi questi anni complessi: "E’ stato un procedimento lungo, per il quale abbiamo lavorato a ritmo serrato fin dall’inizio. Non era semplice perché abbiamo ereditato una gestione che aveva portato a circa 40 milioni di euro di debiti e siamo riusciti in una grande operazione di risanamento che tutelerà anche i posti di lavoro". Con l'omologa la Regione immetterà nuovo capitale, i 25 milioni di euro che hanno già avuto il via libera dell'Eu che serviranno a pagare i debiti. Il nuovo socio di maggioranza immetterà i 15 milioni di euro che serviranno per il rilancio dello scalo.


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