Il 17 Aprile si terrà a Vienna un’asta per un affresco “staccato” di Cola dell’Amatrice. La speranza di Ascoli Piceno è quella di aggiudicarselo ed arricchire il complesso monumentale di San Francesco. Il direttore dei musei civici, Stefano Papetti,, ha scoperto la presenza di quest’opera del 1540. Cola dell’Amatrice è nato e morto ad Ascoli Piceno. La sua opera, raffigurante il busto di un filosofo è stata destinata all’Austria. Il desiderio è quella di ricondurla ben presto in Italia.
Papetti ha rinvenuto l’affresco sul catalogo on line della casa d’asta. Il 28 marzo ha, così, presentato il sistema multimediale alla sala Cola dell’Amatrice parlando anche dell’affresco. Tra i presenti vi era anche l’assessore alla cultura del Comune di Amatrice, il quale ha contattato subito un collezionista e mecenate originario di Amatrice che ha detto che acquisterà l'opera per poi farla circolare nei musei di Ascoli e quelli di Amatrice.
Il valore di partenza dell’asta è di 60 mila euro. E’ un’opera molto bella. Si spera che il prezzo non aumenti a dismisura. Quando vi fu il terremoto de L’Aquila nel 2009, la pinacoteca fu chiesa e il museo prestò alla galleria di Praga, l’Annunciazione di Guido Reni. Ora il museo è debitore.
Per i primi di Maggio saranno terminati i lavori del museo dell’alto medioevo, al Forte Malatesta. Dovrà poi essere allestito con le opere e riaperto, sicuramente per l’estate. Mancano, infatti, ancora, i testi da inserire nelle postazioni informatiche che devono essere redatti dagli archeologi della Soprintendenza delle Marche.