In provincia di Udine, ieri si è tenuta un’insolita asta giudiziaria. Un finto banditore (Claudio Moretti, attore) ed un gruppo di persone si sono radunati in piazza Giovanni XXIII, a Cussignacco, in data 1 Aprile. Gli abitanti del posto sono noti per i loro pesci d’Aprile e questa volta le loro vittime sono state i consiglieri regionali con le loro spese. L’intero quartiere è stato riempito dal Bollettino ufficiale delle vendite giudiziarie.
Nell’asta una serie di oggetti che i consiglieri hanno fatto rientrare nell’insieme delle spese di rappresentanza dei gruppi regionali. Solo alcuni, hanno deciso di devolvere in beneficienza il ricavato, per recuperare ciò che è stato tolto. Il primo oggetto, decolleté di Praga è stato venduto a 510 euro, dicono, ma per beneficienza. Buoni per barbiere, parrucchiere e cenoni, biglietti ingresso per il castello, pneumatici da neve, seggiolini auto, borse e quant’altro. Tutte spese che sono state realmente messe in rendiconto ai gruppi consiliari.
Lo sdegno dei cittadini ha portato a questo scherzo ricco di satira. Gli organizzatori hanno spiegato come quest’anno non sia stato difficile trovare l’argomento giusto sul quale ironizzare. Questo perché i consiglieri regionali sono riusciti a far passare sotto la voce “rimborso”, qualsiasi cosa. “Nessun scontrino per scaricare la spesa del 730”, affermava, scherzando, il gruppo di buontemponi. L’asta giudiziaria fasulla ha voluto prendere in giro il sistema italiano. I politici si appropriano continuamente in via del tutto ingiusta dei fondi pubblici. La speranza è che prima o poi la Procura li punisca, allontanandoli dagli uffici pubblici.